Preoccupazione viene espressa dal consigliere comunale Mirko Mecozzi in merito alla tempistica dell’ordinanza che vieta l’uso potabile dell’acqua. L’esponente della Lista Tidei sottolinea che il prelievo risale al 18 luglio e dunque per 15 giorni i cittadini hanno bevuto acqua contaminata. Secondo Mecozzi la fonte della contaminazione va individuata e risanata, altrimenti continuerà questa emergenza colibatteri, con i cittadini costretti a pagare un servizio da terzo mondo.
“La città vuole risposte – afferma Mecozzi – non sarà facendo finta di niente che si risolverà il problema dell’acqua a Civitavecchia. Vogliamo sapere qual’è la linea strategica da parte del sindaco, vogliamo sapere come viene gestito quotidianamente il servizio idrico. Mi pongo questi problemi non per distruggere, ma per correggere e costruire. Il mio obiettivo è quello di dare alla città una qualità dell’acqua degna di un paese civile – conclude Mecozzi – io amo Civitavecchia”.