“O Moscherini ha millantato un’amicizia con il sindaco di Roma, Alemanno, che non ha, oppure nessuno lo ascolta fuori Civitavecchia”. Non ha usato mezzi termini questa mattina Fabiana Attig, portavoce del movimento politico Freedom, nel chiamare direttamente in causa il primo cittadino sul progetto della mega-discarica di Allumiere, di cui oggi si è discusso anche in assemblea nella cittadina collinare.
Protocollo d’Intesa tra Ministero della Difesa e comune di Roma alla mano, la Attig si è chiesta, dapprima, come sia possibile che nessuno tra le istituzioni sia riuscito ad avere il documento. Che sia stato difficile trovarlo, lo ammette, ma alla fine s’è scovato. E quello che c’è scritto non promette niente di buono: “La cosa che ci preoccupa di più – ha dichiarato – è il fatto che in questo protocollo si dice chiaramente che dopo il 28 febbraio si sarebbero cominciati i sopralluoghi nell’area interessata in funzione dell’attuazione del programma”. Quindi, se il protocollo non è stato ritirato, secondo la Attig, affiancata da Alessio De Sio, i sopralluoghi sono stati fatti e tutto l’iter potrebbe essere bello che operativo, nel silenzio generale di chi lo porta avanti e nell’inconsapevolezza di chi lo subirà. Per questo la richiesta rivolta al sindaco Moscherini è quella di “chiedere ragione pubblicamente al sindaco Alemanno di quanto sta accadendo”. Le cifre che restituiscono l’estensione dell’area interessata sono impressionanti: 7 ettari per i materiali indifferenziati, 8 ettari per il multimateriale, 12 ettari per la bioessiccazione, 30 ettari a servizio della discarica, 19 ettari per la termovalorizzazione, 42 ettari per una non meglio precisata mitigazione, 32 ettari a servizio dell’area militare, 4 ettari per la ricerca. Dietro tutto la gestione dell’Ama che, come è stato messo in evidenza anche questo pomeriggio ad Allumiere, presto diventerà privata. La mega-discarica, quindi, non è solo un progetto quasi apocalittico per il territorio, ma ha anche “il profumo di un gigantesco affare”.