Il Comitato #mirifiuto interviene nuovamente sulla situazione di degrado che si registra a causa delle mini discariche a cielo aperto.
“L’immagine naturalmente parla da sola (zona Ficoncella) – affermano dal Comitato – con materiale ingombrante e prodotti chimici, tutto abbandonato e pronto per essere assorbito da madre Natura. Madre Natura che lentamente, inesorabilmente e giustamente ce la rigirerà sotto forma di acqua fresca da bere, frutta e verdura di stagione, carni da gustare.
Le piogge abbondanti porteranno velocemente i Veleni anche nei torrenti che attraversano Civitavecchia, che poi si getteranno nel mare avvelenando le nostre profumate fritture, le zuppe di pesce, e magari le pappette con pesce fresco dei nostri bambini.
Quanto il comune di Civitavecchia sta facendo per questi abomini sparsi ormai su molte parti del nostro territorio? In che modo sta contrastando l’abbandono rifiuti? Telecamere? Multe? Controlli? FotoTrappole?
Possibile che non ci siano dei report che documentino le azioni di contrasto messe in atto dal comune di concerto con gli altri organi istituzionali preposti? Magari fare multe e pubblicizzare gli accadimenti sarebbero dei buoni deterrenti. Il dubbio che si insinua in molti cittadini é che le azioni di contrasto all’abbandono dei rifiuti, semplicemente non ci siano o non siano sufficienti.
Ma, soprattutto, é cosciente l’amministrazione civitavecchiese della pericolosità di ció che comportano questi abbandoni? O forse il tutto é stato assorbito come una banale routine a cui non ci si fa piú caso? Sembra quasi che Civitavecchia sia giusta cosí: Brutta, sporca e inquinata.
Attendiamo che il Sindaco Tedesco e l’assessore Magliani ci diano delle risposte al riguardo, mettendo altresí in atto tutte le azione volte a tenere sotto controllo il nostro territorio”.
1 Comments
Phil M
01.05.2021 -Leggo quanto il Comitato “mirifiuto” segnala e considera la situazione ambientale per la zona della Ficoncella e sugli interrogativi che pone, e mi pregio segnalare che quanto esposto è in atto da parecchio, accordiamoci per un ventennio, cioè da quando preferisco camminare, sgambettare da quelle parti per poi immergermi nelle acque della Ficoncella ( escludendo gli ultimi sei mesi per i motivi noti). La collinetta della foto è cosparsa di tutto, materiale di risulta e di scarto che chiamarli rifiuti è un diminutivo di genere, in quanto si va dalle ceramiche e simili riguardanti la sostituzione di gabinetti e cucine delle abitazioni civili e non, agli scarti tecnici di qualsiasi natura (ultimamente si riconoscevano parti di mezzi nautici, barche), non escludendo anche la possibilità di depositare nella zona parte di materiale asportato ma non idoneo più all’uso che si voleva, come verificatosi per il coibente del solaio riguardante la struttura (scheletro!) del famoso albergo delle terme poco distante. Oltre la considerazione che gesta simili possano nascondere attività lavorative con annessi e connessi da rendere palesi, quello che mi preme mettere in evidenza che le lavorazioni da eseguire comprese quelle di bonifica sono di levatura non sopportabili da un’Amministrazione Comunale quale quella di Civitavecchia e per l’entità sia economica che di attività lavorative. Le prestazioni necessarie e come numero di persone e come normative riguardano, secondo il mio parere le Forze Armate, che a livello di Regione Lazio e Nazione, porterebbero all’attenzione di tutti l’intraprendenza dell’inquinatore, e quindi l’occhio vigile delle strutture statali.