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“Ma dove è andato Cozzolino? Che ha capito? Perché ha capito fischi per fiaschi gettando la città sull’orlo della rivoluzione? Si può essere tanto incoscienti?”. A porre i quesiti è l’ex sindaco Tidei che ripercorre gli ultimi giorni caratterizzati dalla vicenda relativa alla presunta trasformazione della banchina 28 come hotspot per accogliere le navi dei migranti e fa risalire tutto il putiferio all’incontro della scorsa settimana a Roma tra Cozzolino e il Prefetto.
“Cozzolino torna a Civitavecchia – prosegue Tidei – e dice che Prefetto, Ministero altri Enti ed istituzioni hanno individuato Civitavecchia come sede dello hot spot, tanto che lui si dissocia, ecc. ecc. Per maggiore dettaglio indica anche la banchina (28) in cui si farà la accoglienza. Le parole incoscienti di questo signore, scatenano il putiferio. La destra, che non aspettava altro, ha la possibilità di fare una kermesse che mai si sarebbe immaginata. Migliaia di persone in piazza, carovane di persone e di bandiere anche dal comprensorio. Tensione, caos. Una prova di forza che ha risvegliato la destra, accreditandola oltremisura”.
Per l’ex sindaco, parlando poi con lo stesso Prefetto e con il Presidente dell’Autorità Portuale è emerso che nessuno aveva mai detto che un hotspot sarebbe stato realizzato a Civitavecchia. Secondo Tidei, criticare l’unica amministrazione che in due terzi del suo mandato non ha fatto niente è orami quasi inutile. “L’unica cosa che auguro ai civitavecchiesi – conclude – è che questi 16/18 mesi che mancano alla campagna elettorale passino in fretta e che si ponga particolare attenzione a chi si sceglie la prossima volta, anche se peggio di così non si potrà fare”.
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