E’ tutto a posto all’interno della centrale di Torre Valdaliga Sud? Il dubbio è sorto qualche giorno fa, lo scorso 28 aprile, andando a leggere con attenzione una nota dell’Ugl dove, oltre a lamentare l’ennesima mannaia sui posti di lavoro in alcune aziende appaltanti, l’organizzazione sindacale chiedeva a Tirreno Power, “come pensa di ottemperare alla sicurezza di tutto l’impianto, come per esempio il famoso quarto gruppo, ormai dismesso e fatiscente”.
A quanto sembra, l’ultimo dei gruppi della vecchia centrale, costruita negli anni ’60 e che quindi comincia ad avere oltre 50 anni di vita, è stato completamente recintato e l’ingresso è interdetto. Alla luce delle voci riguardanti una consistente presenza di amianto all’interno di quel gruppo definito dismesso e fatiscente, abbiamo cercato di saperne di più da lavoratori ed ex lavoratori dell’impianto, ma non ci sono stati riscontri obbiettivi. Ci siamo quindi serviti della moderna tecnologia, ovvero quel Google Earth che consente di visualizzare dall’alto determinate immagini e che viene costantemente aggiornato. Le immagini tratte da Google Earth e che vedete risalgono a qualche mese fa, alla fine del 2017. In effetti, lo stato di pessime condizioni in cui versa il quarto gruppo di Torre Valdaliga Sud appare evidente. Sarebbe da chiarire, in funzione dell’incolumità dei lavoratori e delle persone che risiedono nella zona, se le grandi fessure che si intravedono sul tetto sono o meno di amianto e, qualora lo fossero, se lo stesso viene opportunamente controllato periodicamente dagli uffici preposti della Asl o di laboratori specializzati. In una città come Civitavecchia, per anni considerata una bomba ecologica e dove fortunatamente la situazione ambientale sembra sia in via di miglioramento, sarebbe paradossale avere un’altra consistente presenza di amianto, oltre a quella dell’Italcementi. Fermo restando che, amianto o no, le condizioni del quarto gruppo di Torre Sud sono tali, almeno da come appaiono dalle foto di Google Earth, che una sana bonifica sarebbe quanto mai opportuna. Sia per l’immagine che per la salute pubblica.