Molo Vespucci ordina: “Frutta solo al terminal container”

A partire dal prossimo 15 settembre, le navi che trasportano frutta attraverso contenitori dovranno essere scaricate nell’apposito terminal container, alla banchina 25 gestita dalla Rtc. Lo dispone un’ordinanza emanata ieri dall’Autorità di Sistema Portuale e firmata dal presidente, Francesco Maria di Majo, che resterà in vigore fin quando non sarà realizzata un’apposita area nella darsena energetica grandi masse che, però, è al di là dal venire.

Nell’ordinanza, viene anche specificato che dopo il 15 settembre, lo sbarco e imbarco dei container della frutta sulle banchine 23 e 24 dove avviene attualmente attraverso la Civitavecchia Fruit & Forest Terminal, sarà consentito solo se rivestirà carattere di occasionalità. Di occasionalità aveva parlato, nel marzo scorso, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel parere richiesto proprio da Molo Vespucci. La decisione assunta dall’Autorità Portuale rischia adesso di scatenare autentici conflitti, all’interno e all’esterno dello scalo marittimo. Se da una parte, infatti, Molo Vespucci ha probabilmente deciso di emettere l’ordinanza per tamponare le iniziative di carattere legale intentate da Msc, la società proprietaria del terminal container rivoltasi anche alla Magistratura, da un’altra, quanto deciso a far data dal prossimo 15 settembre non potrà non provocare fortissime reazioni. E non ci riferiamo soltanto alla Cfft, che ha sempre sostenuto di operare all’interno della legalità considerando la particolare conformazione del porto di Civitavecchia e che, per dare migliori risposte ad un traffico in crescita esponenziale, ha effettuato investimenti milionari. Ci riferiamo anche alle multinazionali della frutta, come ad esempio la Del Monte, che avevano chiaramente lasciato intendere la volontà di trasferire il traffico da Civitavecchia ad un altro porto qualora fossero state modificate le modalità dello scarico. Mentre, dunque, sul fronte dello scarico del carbone si è andati ad un raffreddamento delle tensioni, su quello dei traffici tradizionali l’estate 2018 rischia di essere rovente per il porto di Civitavecchia.