“Una doppia testimonianza, il problema della droga vissuto da un ragazzo e da un genitore, il dramma che piano piano consuma ciò che gira attorno “all’essere” di una persona, da se stesso alla famiglia, dagli amici agli amori, terra bruciata e sentimenti distrutti e schiacciati da uno stile di vita sbagliato e deviato.
La vita di Gianluca, le sue difficoltà che lo hanno portato all’avvicinamento alle sostanze, i disagi vissuti nella sua adolescenza come l’emarginazione, il sentirsi diverso rispetto ai coetanei, le prepotenze ed il bullismo da parte dei ragazzi più grandi nel periodo scolastico, le problematiche sessuali e spesso, forse troppo, gli abusi subiti e mai confessati che sono stati l’elemento scatenante della fuga da una realtà troppo difficile da affrontare e soprattutto da vivere. Poi la svolta, la luce dopo il buio tunnel della droga, il faro acceso che ha illuminato la speranza del ritorno alla vita, la “Comunità”, la riscoperta dei valori fondamentali persi con gli anni, l’amore, l’amicizia, la fede, la responsabilità e il ritorno alla libertà persa nella solitudine degli anni passati.
Adriana, la sua storia, la sua vita da donna e da mamma, il racconto della droga all’interno della famiglia, il compagno prima, il figlio dopo, un figlio che si perde, cambia, affonda, una situazione difficile da gestire da soli, e poi la Comunità, la speranza, il ritorno a sperare e a vivere, la voglia di farne parte ed esserne testimonianza e non solo, l’impegno come volontaria e amica, il sostegno verso i genitori di altri ragazzi nel centro d’ascolto di Via Puglie.
Ma non solo questo, il Fondatore, Alessandro Diottasi, ha voluto raccontare come molti giovani proprio di Campo dell’oro siano morti per colpa della droga, quante vite perdute nell’illusione che la droga crea ai giovani e meno giovani, sottolineando come non si possibile “Volare in Stand By”, cioè rimanendo fermi sospesi nella vita, perché la caduta è sicura e molto dolorosa dalla quale , troppo spesso, molti non riesco a rialzarsi.
Un discorso di etica, di morale, il senso della vita, il business fatto da certe persone su di essa solo per un ritorno economico, l’interesse nello “Zombizzare” i giovani che poi diventano carne da macello senza sentimenti, senza speranza, senza più obiettivi ne sogni.
L’impotenza, la schizofrenia, l’apatia, la paranoia, il bullismo, l’aggressività e molti altri ancora, ecco gli effetti che le droghe provocano, ed una frase che racchiude il tutto, “LA DROGA NON FÀ TRENDY” – La tua fantasia non spegnerla con le droghe. Libera l’idealità e la poesia che sono in te, non darla in mano a persone che dell’illegalità ne hanno fatto un business, tu sei unico ed irripetibile. ama e vivi la vita, bella o brutta che sia e non fartela rubare.
Un ringraziamento speciale va all’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Civitavecchia, ai Presidi e i Professori delle scuole che hanno ospitato la nostra Comunità in queste importanti giornate, a tutti gli studenti che con cuore ed interesse hanno partecipato e alla preziosa collaborazione del Movimento per la Vita di Civitavecchia”.
Gianluca Marini – Web Content Editor Comunità Mondo Nuovo Onlus