Il Parco dei Monti della Tolfa, di cui si parla da almeno venti anni e il Parco della Frasca potrebbero diventare realtà. La commissione “Agricoltura e Ambiente” della Regione ha infatti tenuto un’audizione sulla proposta di legge che dispone il riordino delle aree naturali protette. La proposta si pone l’obiettivo di armonizzare la gestione delle aree protette, considerando la loro estensione, la posizione geografica e le caratteristiche ambientali.
Per raggiungere questo scopo, il testo prevede due principali modalità di intervento. Nella seconda, che prevede l’istituzione di nuovi enti di gestione regionali di diritto pubblico, vengono individuate tre macroaree. Tra queste, quelle dei Parchi della Bassa Tuscia e dei Monti della Tolfa e quella dei Parchi del Litorale Nord e della Maremma Laziale. Per approfondire i contenuti della proposta, la Commissione ha programmato una serie di audizioni con le amministrazioni locali e le associazioni di settore. Alla prima, svoltasi martedì scorso, era presente per il territorio il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei. Presente anche un rappresentante delle associazioni ambientaliste. Nell’occasione, l’assessore regionale competente, Giancarlo Righini, ha illustrato le finalità della proposta, sottolineando l’importanza di un riordino che consenta una gestione più efficace e coordinata delle aree naturali protette l’individuazione di quelle che possono costituire un sistema unitario e definirne il livello di interesse regionale o provinciale. Nel corso dell’audizione sono intervenuti, tra gli altri, anche i consiglieri regionali Marietta Tidei e Michela Califano. Il processo di consultazione proseguirà nelle prossime settimane con nuove audizioni, al fine di raccogliere ulteriori contributi prima della definizione del testo definitivo che sarà prima visionato dalla Commissione e successivamente sottoposto al Consiglio regionale.
3 Comments
Ernesto Barletta
La butto li, includere anche l’area di 37 ettari del Bosco installato da Enel a diventare area protetta? E destinare ad un altra area già industrializzata ma abbandonata il compito di creare posti di lavoro? Manca però la volontà dell’assessore all’ambiente Giannini e di tutta la giunta comunale che si accaniscono , pronti a scaricare l’ennesima colata di asfalto su un area verde , per di più buttando nel secchio dell’immondizia 20 milioni di € di soldi pubblici
Marco g
Verissimo la giunta dei Distruttori dei Boschi potrebbe in un colpo solo redimersi e creare occupazione Verde altro che ulteriori parcheggi per auto.
Ma gli interessi dei Signori del porto non si toccano…..
Giunta Piendibene sarà ricordata per questo?
O preferiscono Bolsanaro e Trump?
giovanni
Ragazzi ma avete in mente, ricordate cosa volesse farci LENEL in quella zona??
L’ENEL voleva farci un a zona dedicata al movimento e tipo parco attrezzato con possibilità di organizzare pic nic e che sarebbe sevita anche come allarme per eventuale inquinamento.
Ma chi era al comando a quei tempi bloccò tutto perchè avrebbero realizzato quel parco nel terreno che ancora è incolto davanti all’ospedale magari avendo incassato sottobanco dindi che poi sono spariti.
Qualcuno oltre me ha la mente vacillante che non ricorda il recente passato.
E adesso ci sono altri che vogliono boicottare i progetti ENEL per quell’area di proprietà ENEL.