“Sono felice per il proscioglimento con formula piena del sottoscritto e di tutti gli altri indagati, che ha sentenziato la non sussistenza del fatto”. È l’attacco del commento dell’ex Presidente dell’Autorità Portuale, Pasqualino Monti, dopo la conferma, anche da parte della Corte d’Appello, dell’assenza di reati nell’iter riguardante i lavori per la realizzazione della darsena traghetti e servizi.
“Una soddisfazione – riprende l’ex leader di Molo Vespucci e attuale presidente dell’ente di Palermo – che avrei voluto condividere con l’Ingegner Maurizio Ievolella, purtroppo recentemente venuto a mancare, perché so bene quanto abbia sofferto a causa di questo lungo procedimento. Sono pienamente convinto che il non rinvio a giudizio lo avrebbe, almeno in parte, ripagato delle tante calunnie che ha dovuto subire con me nell’ultimo periodo del nostro mandato al servizio del porto. A lui ed alla sua famiglia va il mio primo pensiero. Ho sempre avuto grande fiducia e rispetto nei confronti della magistratura. Purtroppo siamo stati esposti ad una gogna mediatica che è durata troppo tempo. L’indagine che mi ha toccato ha di certo influenzato alcune importanti decisioni che hanno coinvolto il porto di Civitavecchia in questi ultimi anni. E sicuramente qualcuno ha architettato questa vera e propria macchinazione e ne ha beneficiato, il tutto a discapito proprio del porto. Ma non voglio alimentare polemiche, ne’ tantomeno entrare in argomenti che fanno parte di una storia, di una brutta storia, che oramai fa parte del passato e sulla quale sono convinto sarà fatta giustizia. Posso solo dire che ho sempre operato con il massimo impegno possibile per far crescere il porto di Civitavecchia, sia in termini di traffici che di occupazione e tutto questo, ovviamente, nel pieno rispetto della legalità. E se oggi esiste un porto a Civitavecchia, penso sia giusto riconoscere che gran parte del merito è dell’ingegner Ievolella, perché ogni banchina, ogni molo, ogni metro quadrato costruito e realizzato lo si deve alla sua straordinaria professionalità. A quei mistificatori che hanno architettato tutto questo ed hanno ingannato anche organismi della giustizia dico: “Ciò che inizia in rabbia finisce in vergogna”.