“Mi sembra di assistere a un film già visto giusto un anno fa. Cambia la firma, oggi è quella di Bruno Astorre, al Senato, ieri era quella di Marietta Tidei alla Camera, ma non il contenuto. E sono convinto che anche l’esito sarà lo stesso: ossia la riaffermazione della piena legittimità dell’azione amministrativa dell’ente”. Lo dichiara il presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia Pasqualino Monti, commentando l’interrogazione parlamentare presentata dai dieci senatori del Partito Democratico.
“Il fatto che io abbia assunto mio fratello è completamente falso – sostiene il presidente Monti – così come false sono altre affermazioni contenute nel documento che nelle sue premesse disegna una situazione che è ben lontana dalle conclusioni della relazione del servizio ispettivo dell’Ispettorato Generale di Finanza, come sono certo che si potrà evincere, anche stavolta, dalla risposta del Ministero. Non mi stupisce questa battaglia personale nei miei confronti alla vigilia della scadenza del mandato, ciò che non tollero sono le falsità e che possa essere il porto a fare le spese di strumentalizzazioni di questo genere”.