Primi commenti al risultato elettorale. Questa mattina il sindaco Moscherini ha tenuto un'apposita conferenza stampa sugli esiti delle elezioni europee. Il primo cittadino ha giudicato "estremamente positivo il dato del Pdl (37.7%), che è superiore sia al dato della circoscrizione centro, sia alla cifra nazionale. A tutto questo – ha aggiunto Moscherini – fa da contraltare il Partito Democratico (24.4%) che non solo ha riportato un risultato inferiore a quello della nostra circoscrizione ma anche al dato nazionale.
Possiamo quindi affermare che la grande coalizione esce vincitrice – ha detto ancora – anche perché tutti i nostri candidati hanno avuto un grande successo, da Zappalà a Scurrìa, da Pallone alla Angelilli. Dobbiamo considerare inoltre che era iniziata la costruzione di un puzzle da parte di Freedom e da parte di Pietro Tidei tendente ad affermare che Moscherini non aveva più il consenso della gente, ma è evidente che questo disegno è fallito perché la gente ha capito".
E non si è fatto attendere nemmeno il commento del segretario locale del Pd, Clemente Longarini. "Bisogna intanto sottolineare – ha detto – che Sinistra e Libertà alle Politiche del 2008, insieme ai comunisti nel cartello ‘Sinistra Arcobaleno' prese il 6%, mentre crebbe notevolmente con il candidato del territorio alle Provinciali. Oggi prende un 12% sul quale, anche in questo caso, ha pesato molto il candidato locale Battilocchio. Voglio dire che per il risultato del Pd questi fattori non sono ininfluenti, quindi molti voti ci sono stati sottratti da sinistra. Non solo. Ha pesato molto il dato del forte astensionismo, con una perdita secca di circa 5.000 voti, grosso modo lo stesso del Pdl, ma con una perdita percentuale maggiore: ciò vuol dire che l'astensionismo ha penalizzato maggiormente noi. Infine – ha concluso Longarini – questo risultato tra Pd, Sinistra, comunisti e Lista Bonino, colloca la sinistra di questa città al 45%, ottima base per la costruzione di una coalizione che non può più essere un'armata di tutti insieme ma che necessita dello scioglimento di alcuni nodi programmatici e anche del superamento delle vocazioni maggioritarie del Pd, in favore di alleanze che guardino anche alle forze di centro collocate all'opposizione a livello nazionale ma che a Civitavecchia hanno una posizione diversa, e mi riferisco all'Udc e all'Idv".