La motovedetta CP305 della Capitaneria di Porto di Civitavecchia ha lasciato ieri la sua normale sede di servizio per dirigersi, per la quarta volta, nelle acque del canale di Sicilia per attività di sorveglianza marittima volta al contenimento dei flussi di immigrazione irregolare, operando nell’ambito della 7^ Squadriglia Guardia Costiera di Lampedusa. La motovedetta, al comando del Maresciallo Perilli e con altri 4 membri di equipaggio (Capo Visone, Sottocapi Batti, Verde e Trano), raggiungerà l’isola, rilevando una analoga unità.
Una volta giunta a destinazione, sulla motovedetta civitavecchiese verrà imbarcato anche un operatore rescue swimmer, ovvero personale della Guardia Costiera altamente specializzato e facente parte di una squadra d’elite formata dai migliori nuotatori di soccorso, capaci di raggiungere persone in difficoltà in acqua in qualsiasi condizione ambientale. La durata della missione, di circa due mesi, rientra nell’ambito dei periodici avvicendamenti che il Corpo delle Capitanerie di Porto assicura, con i suoi mezzi provenienti da tutta Italia, al dispositivo aeronavale che costituisce l’avamposto delle coste nazionali. Con il termine dell’operazione Mare Nostrum, e la progressiva rimodulazione nell’ambito della missione europea di Frontex nota come Triton, non sono infatti cessate le quotidiane attività di soccorso che il personale della Guardia Costiera assicura con i suoi mezzi ed uomini a favore delle centinaia di migranti che – anche nella pericolosa stagione invernale – non mancano di prendere il mare ed avventurarsi nella difficili acque del Mediterraneo, nella speranza di una vita migliore e fuggendo da indicibili sofferenze patite nei paesi di origine.