Raccogliere proposte e idee per lo sviluppo del territorio. Nasce con questo obiettivo la Consulta territoriale delle categorie della Uil di Civitavecchia, a battesimo ieri nella sede di via Annovazzi. Tra i temi del dibattito: il porto, la riconversione della centrale di Torre Valdaliga Nord, le infrastrutture e gli investimenti. Parlarne con l’intento di mettere al centro dell’attività sindacale una visione futura è strategica in grado di offrire spunti alle istituzioni per il rilancio economico e sociale della città.
“La Consulta territoriale – spiega Carmelo Prestileo, Segretario organizzativo Uil Lazio – è un organismo che ha finalità di partecipazione e di incontro per discutere e raccogliere pareri e proposte da indirizzare alle istituzioni e agli attori sociali del territorio. La consulta vuole essere un laboratorio per Civitavecchia perché questo territorio ha grandi potenzialità di sviluppo e bisogna quindi evitare che il confronto si riduca meramente al contenimento di effetti economici e sociali negativi”.
“Le criticità di Civitavecchia sono tante – afferma Giancarlo Turchetti, Segretario generale della Uil di Viterbo e di Civitavecchia – basti pensare all’enorme partita che si sta giocando sulla riconversione della centrale Enel di Torre Valdaliga nord. Questa può essere occasione per il rilancio dell’intera zona e non unicamente perdita di occasioni di posti di lavoro. Un percorso quindi da avviare unitariamente attraverso un patto per lo sviluppo e con un contratto d’area. E’ chiaro che un percorso di riconversione non può avvenire senza l’apporto di tutte le istituzioni e delle parti sociali. Centrale e Porto sono il motore del territorio. Ma al motore serve benzina. Ecco perché sono fondamentali gli investimenti in infrastrutture, come il completamento della trasversale Orte Civitavecchia alla quale mancano ancora 17 chilometri. E c’è poi il raddoppio della Cassia. Ma anche il potenziamento della rete ferroviaria e il recupero della strada ferrata Civitavecchia, Caparanica, Orte, sia per il trasporto merci che per il turismo”.
Sono tutti temi spinosi che continuano a creare difficoltà al territorio e che la Uil vuole far confluire appunto in un contratto d’area da proporre al Ministero dello Sviluppo economico. “Praticamente un accordo da siglare tra più soggetti pubblici – si legge nella nota del sindacato – per creare le condizioni economiche favorevoli all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali a Civitavecchia creando occupazione nell’industria, nell’agroindustria, nel settore dei servizi e del turismo”.