“L’applicazione della legge da parte dell’Amministrazione può essere anche legittima, ma la mancata conoscenza del contesto li rendono dei novelli Savonarola del nuovo Millennio, che fanno giustizialismo e si ergono a salvatori di una città al massacro quando sembra che loro stiano facendo più danni del passato. Hanno mortificato il commercio con un regolamento senza senso e sul quale ci hanno dovuto “mettere una pezza” a luglio, con la conseguenza che molti esercizi commerciali hanno dovuto licenziare e hanno visto diminuire drasticamente le loro entrate.
Un turismo che letteralmente non esiste a causa della mancanza di un piano per il commercio ed il turismo.
Però come dicono loro bisogna dargli tempo, tempo per distruggere con la loro innovazione e ricostruire dalle ceneri una società che fa al caso loro, una città Pentastellata che non piace a nessun cittadino.
Il cittadino vuole politici, non tecnocrati né tanto meno cittadini eletti che non sanno come far correttamente funzionare la macchina amministrativa a favore del popolo. Vuole chi sia in grado di governare, non vuole lo smarrimento di chi chiede tempo per studiare e capire come riformare, perché il tempo è scaduto e Civitavecchia sembra non averne più.
A breve, se non si farà qualcosa, rischieremo il dissesto.
E proprio la cittadinanza sta capendo sempre più che non si tratta di legalità, ma di approssimazione amministrativa e cocciutaggine politica e ci sconvolge sapere come anche altre attività saranno sottoposti ad atteggiamenti così rigidi.
Infine, spero non sia vero che verrà anche tolta la struttura dell’Ass. per disabili che si trova nella spiaggia della Marina, perché altrimenti saremmo ad un punto di non ritorno, dove non sarà garantita più la dignità neanche a quelle persone che hanno sempre garantito servizi alle fasce più deboli della città”.
Simona Galizia – coordinatore NCD Civitavecchia