Una vittoria importante, di cui Civitavecchia e i civitavecchiesi devono andare orgogliosi. È quella gridata a gran voce questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata dal Partito Democratico e dal Movimento Cinque Stelle nella quale si è parlato dell’approvazione dell’emendamento contenuto nella legge di bilancio, dove si esprime la contrarietà della Regione all’utilizzo delle fonti fossili nel Lazio e quindi anche alla riconversione a gas della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte gli esponenti locali dei due partiti e i consiglieri regionali del territorio, il pentastellato Devid Porrello e quello della Lista Zingaretti, Gino De Paolis, oltre che quello del Pd Michela Califano.
“Ammetto che sono stato davvero emozionato al momento dell’approvazione – racconta De Paolis, che ha ripercorso l’iter – perché il nostro territorio ha ottenuto finalmente una risposta, dopo che Enel non ha condiviso nulla con la città sulle scelte da fare. È stato un percorso lungo, e non sempre facile. Anche io ho avuto dei tentennamenti, non nel merito della questione quanto sul fatto che l’atto avrebbe potuto peggiorare la situazione. Mi è servito il sostegno di tutti. Nel neo assessore Lombardi abbiamo trovato la chiave per aprire questo portone che era chiuso da troppo tempo”.
“Ancora non è una vittoria definitiva – gli fa eco Califano del Partito Democratico – ma abbiamo tracciato una strada ben precisa di uscita dalle fonti fossili, cercando di gestire le scelte di enti che sono sovranazionali. Questa questione nasce dal territorio ed è stata portata a buon fine dai noi consiglieri regionali. Spero si intraprenda lo stesso discorso anche per la questione rifiuti, la sanità ed i trasporti”.
Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle parte dai ringraziamenti: “C’è voluto un lavoro enorme da parte di tutti – spiega Porrello – dalle associazioni, ai partiti, alle sigle sindacali e alle associazioni di categoria. Una grande squadre, della quale noi siamo stati il tridente che ha finalizzato un documento che vieta la possibilità di creare energie utilizzando fonti fossili su tutto il territorio regionale. Non solo, quindi nuove centrali, ma si parla anche di riconversioni e modifiche delle esistenti. Abbiamo lasciato un piccolo margine per le centrali al massimo di 50 MW. È già una legge regionale, ma per essere più completa nel prossimo piano energetico sarà prevista la scomparsa di questi impianti. Ora si può puntare ad altro: idrogeno, accumulatori di energia, eolico offshore con il progetto già presentato al Ministero e con progetto Porto Bene Comune”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere del Pd Patrizio Scilipoti e dall’ex presidente del consiglio comunale, Dario Menditto.
È intervenuto anche il segretario locale del Pd, Stefano Giannini, che ha sottolineato come è stata la politica in questo caso a difendere il territorio, non solo a parole ma nei fatti. “Il sindaco tedesco ci chiedeva fatti concreti in Regione – spiega – eccoli. Adesso aspettiamo che lui faccia lo stesso con il ministro della Lega Giorgetti e con il suo leader Salvini”.
A lavorare concretamente all’atto sono stati l’ex assessore all’Ambiente Alessandro Manuedda e l’ex sindaco Antonio Cozzolino, con quest’ultimo visibilmente commosso ha parlato di un atto fondamentale “al quale si è arrivati attraverso una lealtà di questi politici che sinceramente non mi aspettavo”.