Divisioni nel Partito Democratico. A distanza di settimane continua a far discutere la vicenda delle nomine ai vertici delle società partecipate dall'Autorità Portuale. Netta oggi la presa di posizione di Alessio Gatti e Nicola Porro, i quali invitano a "superare una volta per tutte la logica spartitoria che spesso conduce a conflitti tribali tra i leader di uno stesso partito, con esternazioni personali e con il ricatto di formule tipo 'o con me o contro di me' ". Gatti e Porro, nel tornare a ribadire "disaccordo per le procedure seguite per le nomine al porto e per le logiche spartitorie che potevano alimentare", sottolineano peraltro che "è stata attribuita un'enfasi eccessiva a incarichi che con le modifiche statutarie sono stati privati di risorse e poteri". Per questa parte del Pd – in antitesi quindi allo stesso presidente dell'Authority Fabio Ciani e a chi, nel partito, ha partecipato alla spartizione degli incarichi portuali – Porro e Gatti propongono per il futuro di "cambiare registro". È in un'ottica di cambiamento, quindi, che guardano anche al tesseramento per il congresso e al rilancio del partito sul piano dell'opposizione consiliare, come sentiamo in questa intervista.