Nonostante gli impegni, gli annunci e le promesse, la vertenza Helyos non si sblocca. La situazione, anzi, peggiora, tanto che ieri sera un gruppo di dipendenti, con al fianco i sindacati, ha organizzato una protesta davanti al Traiano. Il teatro ha così vissuto una doppia contestazione, quella all’interno per il cartellone che ha mandato su tutte le furie gli abbonati “tagliati” del terzo turno, e quella all’esterno, con tanto di acceso scambio di parole tra alcuni lavoratori ed il sindaco Antonio Cozzolino (VIDEO), con il primo cittadino che oggi replica dicendosi amareggiato e inviando i lavoratori a non prendersela con il Comune.
“Qualche giorno fa – spiega Marco Feuli, segretario generale della Filcams Cgil – l’azienda ci ha comunicato che il Comune è indietro di cinque fatture e che siamo arrivati a un credito di circa 800 mila euro. Abbiamo chiesto il pagamento degli stipendi, ma l’azienda risponde che è in grande difficoltà per il buco di credito che si è creato e quindi non riescono a pagare. Anche per questo motivo ieri sera abbiamo protestato davanti al Traiano. Abbiamo incontrato anche il sindaco, che però non ci ha risposto, anzi ci ha detto che noi ce l’abbiamo con lui e che i soldi dobbiamo chiederli all’azienda. Noi – conclude Feuli – chiediamo semplicemente che venga erogato dal Comune quanto dovuto, così da sbloccare i pagamenti”. Sindacati e lavoratori sperano ora in un confronto con l’amministrazione comunale, perché temono che la situazione possa precipitare. “Per ora abbiamo una mensilità in arretrato – dichiara un dipendente della Helyos – ma abbiamo paura che la situazione si complichi sempre di più. Continuiamo a lavorare, ma non veniamo pagati ed è una cosa brutta. Da cittadino, più che da dipendente, e anche da padre chiedo un incontro al sindaco, perché è difficile spiegare ai figli che non ci sono i soldi per andare avanti”. Un appello disperato, che si scontra però con una realtà difficile, stando a quanto raccontano sindacati e lavoratori. “Noi ci proviamo a chiedere un incontro – commenta una dipendete della Helyos – ma tanto il sindaco non ci apre le porte. Continueremo comunque a far sentire la nostra voce”.