Che la gente non avesse più l’anello al naso, ce ne siamo accorti la sera di Lunedì 18 aprile. La sera del consiglio comunale di tutti i sindaci del territorio, per dire NO alla megadiscarica di Allumiere.
Aula Pucci gremita come non si vedeva da parecchio tempo. Sarà stato perchè il consiglio iniziava alle 18,00, orario normale che permette ai cittadini che lavorano di partecipare, e non alle 10,00 di mattina dove non può andare nessuno.
Moscherini in gran spolvero, come sempre. Inizia tipo “I have a dream”. Il sogno sarebbe spostare il boschetto da fare dietro la centrale a carbone, nella zona dove vorrebbero fare la megadiscarica. Ma lì già c’è il bosco. E’ la macchia dello Spizzicatore. Praticamente vorrebbe portare un bosco nel bosco. Vabbè che è un mago, ma così è troppo. Infatti patta subito. Uno di quelli che non ha più l’anello al naso, gli grida “HAE CAPITO MALE, HAE CAPITO PROPRIO MALE, HAE CAPITO?”. Ovazione da parte del pubblico, almeno quella parte che non ha più l’anello al naso. Cioè tutti. Il sindaco incassa e abbassa subito la cresta.
Finisce con una serie di luoghi comuni e un po’ imbronciato passa la parola.
Parte Battilocchio, quello di Allumiere. Pure lui in gran forma. Forte dell’accordo con il COMITATO NO MEGADISCARICA, rimbrotta Moscherini, che naturalmente fa finta di niente, come se Moscherini non fosse lui, ma un altro. Lo rimprovera perchè non ha letto il documento che Allumiere e il COMITATO, hanno presentato con un netto e chiaro NO alla megadiscarica. Lo richiama perchè è distratto e parla con altri, e poi finisce in bellezza, con una stoccata di fioretto. “E POE PERCHE’ IO AL PAESE MIO SO UNO DE QUELLE PIU’ DIPLOMATICHE”, sempre rivolto a Moscherini. Applausi e ovazione.
La parola a tutti gli altri sindaci che rapidamente dichiarano il proprio NO e invitano Moscherini che ancora cincischia a fare altrettanto.
Si arriva poi alla grande dimostrazione di democrazia del Presidente del Consiglio, Cappellani, che invita ripetutamente i consiglieri di minoranza a far parlare anche gli altri, invocando appunto il valore supremo della democrazia, salvo poi distrarsi un attimo quando nomina i componenti della commissione che dovranno discutere sul documento presentato. Per ogni comune vengono nominati due consiglieri, uno di maggioranza e l’altro di minoranza. Solo per il comune di Civitavecchia vengono nominati i due consiglieri, tutti e due di maggioranza, alto esempio di democrazia. Sempre quelli che non hanno più l’anello al naso, sempre i soliti tutti quanti, sbottano in una sonora e generale risata.
La situazione sta fuggendo di mano. Il sindaco se ne accorge. E allora riprende la parola per tirare le somme e tentare un colpo di bacchetta magica. “SE NOI FACESSIMO L’ANALISI DEL SANGUE”. Ma se le studia la notte?. Si alza un altro sempre di quelli del no anello al naso “SE VE FANNO L’ANALISI DEL SANGUE VE BUTTINO TUTTI IN GALERA”, boato, applausi, cori. E’ finita, ancora qualche capriccio. Fa mettere degli emendamenti sul documento presentato, ma già c’erano, e sommersi dal coro di “VOTO,VOTO,VOTO”, alla fine votano tutti NO ALLA MEGADISCARICA.
Un piccolo successo, molto simbolico. Sappiamo che la battaglia sarà ancora lunga. E come ci insegna l’esperienza il NO dell’altra sera, potrebbe diventare un NI’, o addirittura un SI, condizionato però a degli accordi inderogabili da rispettare, come quello del boschetto che vorrebbero spostare, appunto.
Una cosa è certa l’anello al naso non l’abbiamo più.
Maurizio Rocchi