Il monossido di carbonio misurato dalla centralina di via Roma va sempre più in alto, ma anche gli altri agenti inquinanti non scherzano. L’ultimo resoconto settimanale pubblicato sul sito dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e relativo al periodo compreso tra il 15 e il 21 novembre fa registrare infatti una risalita di tutte le sostanze controllate attraverso le centraline disseminate nel territorio urbano di Civitavecchia.
Nessuno dei valori degli agenti inquinanti osservati va comunque oltre i limiti previsti dalla Legge, ma la crescita rispetto alle settimane precedenti è evidente. Nello specifico, per quanto concerne gli ossidi di azoto, la centralina di Villa Albani, che nella precedente osservazione aveva fatto registrare una media di 36 microgrammi al metro cubo è salita a quota 71. Al porto si è passati da 25 a 42 microgrammi, in via Morandi da 20 a 34 e in via Roma addirittura da 59 a 91 microgrammi. Riscontri sempre notevolmente al di sotto del livello di allarme, che la legge fissa a 200 microgrammi. Per quanto riguarda la media del PM10, ovvero delle polveri, è salita da 15 a 18 microgrammi al metro cubo al porto e da 17 a 20 microgrammi a Villa Albani. Nel caso del PM10, o particolato, la soglia di allarme scatta sopra i 50 microgrammi. Ancora in salita il benzene, misurato nella sola centralina di Fiumaretta, passato da 0,4 del precedente report a 0,5 microgrammi. Valori degli agenti inquinanti in crescita anche nei quartieri. Per quanto riguarda gli ossidi di azoto il valore più basso è stato rilevato ad Aurelia con 11 microgrammi. Seguono Faro con 18, Campo dell’Oro con 19, Fiumaretta con 20 e San Gordiano con 30. Non disponibile il dato di Sant’Agostino. Per quanto concerne invece il PM10 si va dagli 11 microgrammi misurati ad Aurelia, ai 16 di Fiumaretta e del Faro, ai 17 di Campo dell’Oro per finire con i 19 di San Gordiano. Anche in questo caso non disponibile il valore di Sant’Agostino, probabilmente per manutenzione alla centralina.