Due milioni di euro che saranno in parte distribuiti ai cittadini che hanno subito i maggiori danni alle strutture dopo il terribile nubifragio del 25 ottobre scorso. Sono quelli che l’amministrazione comunale ha deciso di richiedere alla Regione Lazio, in particolare all’Agenzia regionale di Protezione Civile, dopo la deliberazione di Giunta di proseguire l’iter per lo stato di calamità naturale dopo la bomba d’acqua che ha allagato buona parte della città esattamente tre settimane fa.
“Abbiamo avanzato questa richiesta alla Regione Lazio – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Patrizio Scilipoti – visto che tante strutture private di tanti nostri concittadini sono state danneggiate dal nubifragio. Questo per noi è stato motivo di forte preoccupazione e abbiamo deciso in Giunta di deliberare lo stato di calamità naturale per una cifra di due milioni di euro”.
Nel frattempo, attraverso un video, l’assessore Scilipoti ha invitato i cittadini ad iniziare ad attivarsi per arrivare ai futuri ristori. In particolare, da Palazzo del Pincio viene consigliato a coloro che sono stati danneggiati di recuperare quelle che sono le documentazioni e le foto dei danni che hanno colpito le abitazioni e le attività commerciali. “Quando arriverà il contributo della Regione – continua Scilipoti – il comune di Civitavecchia informerà i cittadini e inizieremo a ricevere le richieste di ristoro”.
E speriamo che l’esito della richiesta di calamità naturale presentata da Palazzo del Pincio non sia lo stesso di quello avanzato dal comune dopo la tromba d’aria che l’8 settembre del 2022 scorso si abbatté nella zona nord di Civitavecchia ed in particolare in località Pantano. In quel caso ci furono danni per milioni di euro in particolare per le Serre Albani, ma la richiesta alla Regione Lazio ebbe esito negativo.