La Cgil Funzione Pubblica chiede formalmente la revoca delle delibere che riguardano i trasferimenti dei dipendenti comunali. Secondo il segretario Diego Nunzi la giunta Cozzolino ha prodotto due atti illegittimi, perché non ha competenza in materia e perché sono collegati a procedure generiche. Due delibere che hanno messo in moto circa 60 trasferimenti senza il minimo preavviso nei confronti dei diretti interessati ed umiliando professionalità preziose e difficili da sostituire.
“Dopo aver letto le delibere in oggetto – spiega Nunzi – ci siamo andati a rivedere, non si sa mai, le norme che regolano i poteri e le competenze in materia di assegnazione di personale agli uffici comunali (T.U.E.L. – D.Lgs 267/2000 – D.Lgs 165/2001 ecc. e perfino il Regolamento Comunale sul funzionamento degli Uffici e Servizi) e non siamo riusciti a trovare una norma che attribuisca la competenza di operare trasferimenti di personale alla Giunta Comunale come avvenuto con questi atti. Alla Giunta sono attribuiti dalla legge competenze in materia di personale che riguardano la regolamentazione degli Uffici e Servizi e le strategie generali in tema di personale oltre alle competenze sui Piani Economici di Gestione (derivazione del Bilancio Comunale) ma da nessuna parte abbiamo trovato una norma che stabilisce che la Giunta Comunale decide il luogo di lavoro, l’Ufficio e le mansioni di uno solo dei dipendenti dell’Ente amministrato. Di contro abbiamo trovato una quantità di norme che indicano che tali funzioni sono attribuite ai dirigenti per il personale loro assegnato ed al direttore generale(o in sua assenza nel segretario generale) per la riorganizzazione generale della macchina amministrativa o per l’assegnazione (in sede di attuazione dei PEG) delle risorse umane necessarie al raggiungimento degli obiettivi assegnati a ciascun dirigente. Tali assegnazioni di personale devono discendere da un iter ben preciso riguardante le strategie contenute nella Relazione Previsionale e Programmatica allegata al Bilancio ed agli obiettivi strategici assegnati a ciascun dirigente per il miglioramento della performance organizzativa e di erogazione di servizi ai cittadini. Niente di tutto ciò nelle delibere della Pentastellata Giunta Comunale che dimostra ancora una volta la sua ignoranza (in senso letterale) in tema di funzionamento degli Enti Pubblici. Due atti quindi illegittimi non solo per incompetenza dell’organo ma anche perché collegate a procedure generiche come il piano della performance approvato con la delibera 113/2014 e subito attuato con la stessa deliberazione attraverso semplici trasferimenti/assegnazioni di personale senza un minimo di riflessione, condivisione con i dirigenti e, soprattutto, senza tener conto delle specifiche professionalità e dei curricula lavorativi. Invitiamo tutti a leggere il Piano della Performance 2014 – 2016 approvato e provare a capire come in un sol giorno tale Piano si sia trasformato in una minuziosa (quanto illegittima) individuazione per ciascun dipendente del proprio posto di lavoro e, soprattutto, come si è stabilito che il dipendente Caio viene trasferito e Sempronio rimane dov’è. Se qualcuno ce lo dimostra siamo fin d’ora a promettere solenni scuse e mea culpa. Ed a farne le spese saranno ancora una volta i cittadini che dovranno pagare in termini di servizi mal organizzati l’incompetenza della Giunta Cozzolino. Tra l’altro, e cosa umanamente ancor più grave, si sono messi in moto 40/50 trasferimenti senza il minimo preavviso agli interessati spesso calpestando e umiliando professionalità veramente preziose per il Comune e sicuramente di difficile sostituzione. Per esempio in un solo colpo si è trasferito l’unico dipendente dell’Ufficio Statistico e tre dipendenti dell’Anagrafe di cui due con la qualifica specifica di Ufficiale di Anagrafe come pure si è trasferito il tecnico che da quasi 35 anni seguiva le manutenzioni di edilizia scolastica senza alcuna motivazione. E potremmo citarne altri. La Cgil non può che esprimere la propria convinta solidarietà e la propria vicinanza ai dipendenti trasferiti ed a quelli non trasferiti che comunque dovranno subire il malfunzionamento dovuto a queste epurazioni immotivate. Un’altra motivazione forte per continuare le iniziative di lotta che, ovviamente trarranno da questi provvedimenti nuova linfa. Chiediamo pertanto formalmente la revoca delle deliberazioni in oggetto per le parti che stabiliscono i trasferimenti dei dipendenti e che si riporti l’intero iter procedurale nelle giuste e legittime procedure previste da norme e contratti di lavoro. Chiediamo infine la convocazione immediata della Delegazione Trattante per discutere sulle deliberazioni 113/2014 e 3/2015”.