“Città e porto debbono avviare una strategia vera, che comporti finalmente la costituzione di una vera città porto con governance e con obiettivi comuni e che rilanci una economia ormai al collasso”. Lo afferma il presidente del presidente dell’associazione Meno Poltrone Più Panchine, Tullio Nunzi, che spiega come Civitavecchia rispecchia in pieno l’indagine nazionale di Confesercenti secondo la quale il 2019 si chiuderà con una flessione dello 0,4% delle vendite, risultato peggiore degli ultimi quattro anni, con 14 chiusure al giorno di piccole attività commerciali.
“La necessità è che non ci siano ulteriori perdite di posti di lavoro – spiega Nunzi – perché questo significherebbe una ulteriore difficoltà nella spesa delle famiglie. Da questo deriva la necessità che il terziario solidarizzi con la protesta dei portuali e dei lavoratori Enel. Questo per 2 semplici ragioni: primo perché non va perduto un posto di lavoro anche ai fini dei consumi. Secondo perché nel momento in cui si andrà all’incontro con Enel e Adsp, commercio e turismo rivendichino l’importanza del settore, primo per occupazione e imprese; evidenzino come questa città abbia finalmente bisogno di uno sviluppo alternativo, strategico, rispettoso dell’ambientale che sia finalmente in sinergia con porto e crocierismo. La situazione del porto è tragica, con una unica positività, che è l’aspetto crocieristico. Questo non è più sufficiente ed al di là di pomposi accordi e convegni, non mi sembra che sia stato sviluppato l’aspetto commerciale, in crisi da anni”.