Si avvina la commemorazione dei defunti e torna di attualità il problema delle estumulazioni delle salme presenti al cimitero vecchio. Siamo alla metà delle due settimane dopo le quali diventerà attuativa l’ordinanza con cui il comune ha dato ordine alla società Civitavecchia Servizi Pubblici di iniziare le operazioni di disseppellimento relative ai defunti tumulati nei Reparti Guglielmi n° XXIV – XXV e XXVI del cimitero di via Aurelia Nord. Una questione delicata, quella della distruzione della memoria storica legata alle continue operazioni di estumulazione del cimitero monumentale previste per far fronte alla mancanza di nuovi loculi da parte di Palazzo del Pincio, portata all’attenzione delle istituzione dall’associazione “Le orme di Persefone”, che ha studiato una serie di iniziative per salvare il salvabile.
In sostanza, su cinquanta tombe che sono contenute nei reparti Guglielmi al centro dell’ordinanza è stato posto un avviso. Se nessuno dei familiari del defunto chiederà il prolungamento della concessione si provvederà all’estumulazione. Con il rischio di perdere per sempre una parte di quello che viene chiamato cimitero monumentale di Civitavgecchia.
“Noi siamo ancora qui – afferma il presidente dell’associazione Cesare Foschi – a sottolineare quello che è un problema essenzialmente di percezione di quella che deve essere una città.- Noi ovviamente non ce l’abbiamo con i sepolti, perché per noi i morti hanno tutti come dire lo stesso status, e proprio per questi crediamo che anche quelli che sono morti a suo tempo, quelli che hanno rappresentato per la comunità di un tempo affetti e anche magari persone che hanno portato Civitavecchia ad essere quella che, ne abbiano il diritto”.
La soluzione, secondo i membri dell’associazione sta in primis, ovviamente, nella costruzione di nuovi loculi al cimitero nuovo, lavori che tardano ad arrivare. Comunque, ci sono state negli ultimi anni anche proposte alternative. “Ci dicono che verranno fatti dei nuovi loculi – continua Mayla Leblanc – ma ancora non si vedono. Noi, da anni presentiamo progetti al Comune, per esempio per recuperare le fotoceramiche che sono state tolte in occasioni delle estumulazioni che si sono susseguite negli anni. Abbiamo trovato anche delle pareti dove inserire queste fotoceramiche, ma non c’è stata data risposta”.
“Ci ingegniamo per trovare delle soluzioni a costo zero – conclude Cristina Rocchetti – per salvare il salvabile. Io invito i cittadini a fare una passeggiata nel reparto Guglielmi del cimitero vecchio e vedranno una parte della storia di Civitavecchia completamente cancellata. Tutto questo per l’emergenza loculi: noi a questo punto vorremmo delle risposte in merito alla mancata costruzione di nuovi spazi al cimitero nuovo”.