“Grazie ad un resoconto dettagliato, si evidenzia il fatto che a lavorare sono sempre i soliti noti. Si certifica l’esclusione delle imprese e degli artigiani locali dal porto e dalle sue potenzialità economiche. Questo mentre il tessuto delle PMI, stretto tra subappalti, difficoltà di recuperare i pagamenti dovuti, crisi di liquidità e difficoltà nell’accesso al credito, si va inesorabilmente sfaldando. Le imprese locali muoiono di fame dovendo guardare, ogni giorno, la gran quantità di lavoro e di ricchezza e che si agita nella repubblica indipendente del porto di Civitavecchia”. Prosegue Traini: “Occorre una cabina di regia credibile, che lavori raccogliendo le idee degli imprenditori e le necessità dei lavoratori, che sia in grado di tutelarle nei confronti dei cosiddetti poteri forti, garantendo pari opportunità dove oggi c’è solo esclusione. E’ necessaria una sinergia tra amministrazione ed imprese che sia in grado di costituire, promuovere e sostenere consorzi e ATI, in modo che anche i produttori di Civitavecchia diventino competitivi. Occorre, in ultimo, che la nuova amministrazione adoperi tutta la sua forza e la sua autorevolezza per facilitare l’accesso al credito delle PMI”. Conclude l’esponente della Lista Tidei: “Civitavecchia merita un futuro. Il futuro economico della città passa necessariamente per la ripresa delle piccole e medie imprese e del mondo dell’artigianato. Il mio impegno andrà in questa direzione.”
Occupazione, Traini (Lista Tidei) punta sul rilancio delle piccole e medie imprese
“Si parla tanto di prodotti a km 0. Perché non di lavoro a Km 0?” Questo l’interrogativo di Giuseppe Traini, candidato al consiglio comunale di Civitavecchia per la Lista Tidei, in rifermento ai dati pubblicati dall’autorità portuale sul proprio sito.