Continua a tenere banco il dibattito sulle concessioni che nelle ultime settimane stanno interessando il porto e che hanno determinato accese polemiche tra settori contrapposti della sinistra. Dopo la lunga sequela di interventi a favore della concessione alla Roma Cruise Terminal per la gestione quarantennale delle banchine crocierisiche, la Compagnia Portuale questa volta prende le distanze dal presidente dell’Autorità Portuale, Giovanni Moscherini, in merito alla richiesta delle due ultime concessioni riguardanti il porto storico e l’Oceanario.
In una lunga nota stampa, infatti, il consiglio d’amministrazione della Compagnia Portuale precisa di essere in disaccordo con quello che definisce il decisionismo del presidente Moscherini, giudicando troppo stretti i tempi per il rilascio delle due concessioni e troppo affrettate le scelte effettuate. In tal senso pertanto il cda della Compagnia Portuale rivolge un invito al leader di Molo Vespucci affinché fermi la procedura burocratica delle concessioni per avviare una fase di confronto che coinvolga tutte le rappresentanze istituzionali, le forze sociali ed imprenditoriali della città, dal momento che le scelte in questione interesseranno lo scalo marittimo cittadino per il prossimo secolo.
Ma non è tutto. Nella seconda parte dell’intervento la Compagnia Portuale non perde l’occasione per replicare ad alcune delle critiche avanzate nei suoi confronti dall’esponente della segretaria dei Democratici di Sinistra, Ivan Magrì, il quale aveva affermato che sarebbero già stati assunti contatti tra la Compagnia Portuale e la società Porto del Tirreno, che ha avanzato richiesta per la gestione del porto storico e che, secondo Magrì, sarebbe occultamente sostenuta dal ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola.
In tal senso il cda della Compagnia smentisce seccamente quanto riferito da Magrì, sottolineando di sostenere come sempre uno sviluppo sano del porto, in tutte le sue componenti, tanto commerciale quanto crocieristica e poi aggiunge che in città ci sono ancora politici in auge che nel passato hanno fatto promesse a civitavecchiesi che però sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Infine, nel ribadire la necessità di un confronto a tutto campo, la Compagnia Portuale ricorda di essere sempre stata un baluardo contro la privatizzazione delle attività portuali.