Non l’ha presa benissimo, e non poteva essere certo diversamente, Mattia Camboni dopo la mancata medaglia alle Olimpiadi di Tokyo, a causa di una partenza anticipata nella decisiva Medal Race. Il civitavecchiese si è lasciato andare con un post sui social network, in cui ha esternato tutta la sua delusione per non aver raggiunto l’obiettivo stabilito.
“Piango e non riesco a smettere – dichiara Mattia Camboni – era per me qualcosa che andava oltre ad una semplice vittoria questa medaglia, era il raggiungimento del mio sogno più grande, una vera e propria ossessione per la quale ho lavorato più di chiunque altro. Vorrei solo svegliarmi, perché questo é l’incubo peggiore che io potessi mai vivere.
Non me lo meritavo, ma soprattutto non ce lo meritavamo, noi che non abbiamo mai smesso di sognare e contro tutto e tutti siamo andati avanti senza mollare mai. É il momento più difficile della mia vita. Voglio solamente ringraziare il mio allenatore Riccardo Belli, che ha reso questi nove anni indimenticabili e mi ha dato la possibilità di lottare per una medaglia olimpica. Chiedo scusa a tutti voi che come me ci avete creduto fino alla fine”.