Sono ore di autentica euforia per Manila Esposito e per l’As Gin dopo la conquista dell’argento da parte della ginnasta civitavecchiese nella gara a squadre delle Olimpiadi di Parigi, dove l’Italia ha ceduto solo agli Stati Uniti di Simone Biles.
“C’erano oltre 100 persone a seguire la gara dell’Italia nello schermo che abbiamo sistemato in palestra – racconta Pierluigi Miranda – dopo la terza rotazione eravamo davvero fiduciosi per una medaglia. Purtroppo il corpo libero non è andato benissimo, con Manila impeccabile fino all’errore, così come accaduto per D’Amato. Siamo stati in trepidante attesa per l’esibizione di Andreoli, che doveva superare 12.900 per farci ottenere la medaglia. La squadra è stata unita e ogni ragazza si è incoraggiata l’un l’altra. Abbiamo fatto un ottimo risultato, con questi due errori, gli altri colossi della ginnastica mondiale, come Brasile, Gran Bretagna e Cina ne hanno fatti più di noi.
Era impossibile raggiungere gli Usa, quindi il secondo posto è veramente il massimo a cui potevamo aspirare. Riuscirci con tutte queste ragazze giovani, in particolare con Manila che è la più giovane di tutte le donne presenti per l’Italia alle Olimpiadi, è per noi una grandissima soddisfazione. Abbiamo avuto la pelle d’oca, siamo stati lì fino all’ultimo secondo a sperare. Erano 96 anni che l’Italia non vinceva una medaglia ai Giochi Olimpici con la femminile. In questo 2024 abbiamo vissuto emozioni veramente grandissime, dalle quattro medaglie all’Europeo allo Scudetto, fino alle medaglie agli Assoluti ed ora questo argento olimpico.
Siamo strafelici del risultato, Manila ha dimostrato di essere unica e sta dimostrando di essere la ginnasta più forte d’Italia, ci dà ulteriore onore e orgoglio per quanto abbiamo avuto e per come è diventata Manila. Ringrazio tutto lo staff, tutta l’As Gin e tutta la Federginnastica per il lavoro svolto e per questi risultati che ci stiamo godendo. Incrociamo le dita per le tre finali che ci saranno ancora, vogliamo continuare a sognare. Forse questa è stata l’emozione più forte che abbiamo avvertito in questi, Manila è cresciuta nella nostra palestra, dove ha cominciato quando era veramente piccola”.