Caro sindaco,
le luci sono poche, come la rotonda ben fatta sulla "mediana" e il completamento del Palazzetto del Nuoto; molte al contrario le ombre sulla città.
Premetto di essere un suo estimatore politico, più nella fase elettorale che oggi. Ero molto fiducioso nelle sue capacità e condividevo in pieno il suo programma elettorale, ed al riguardo credo sia opportuno farle sapere il mio pensiero e quello di molti altri concittadini.
Nei mesi scorsi, alcune testate giornalistiche locali hanno pubblicato una mia lettera con oggetto la ristrutturazione di Corso Centocelle e le carissime bollette elettriche che paghiamo a Civitavecchia (tra le più onerose in Italia). Poiché sono sempre attento alle dinamiche della nostra città, in questa nuova lettera intendo riproporre argomenti che a mio modesto parere meritano un’adeguata attenzione. Ritornando su Corso Centocelle, il costo degli ultimi lavori eseguiti risulta essere pari a 240 milioni del vecchio conio, e mi viene da chiedermi se tale cifra è ammissibile per 40 metri di muro e le recinzioni per un po’ di fiori. Sempre sulla stessa via, più a nord, dopo la copertura della trincea ferroviaria è stato rifatto il marciapiede su un solo lato, lavori terminati da molto tempo e non più ripresi sul lato opposto, e anche in questo caso mi domando perché così pochi metri di marciapiede ci siano costati circa 80 milioni della vecchie lire. Capisco che, contrariamente a tutti i marciapiedi fatti negli ultimi venti anni, quest’ultimo è stato piastrellato con mattonelle apparentemente porcellanate, al riguardo non mi sorprenderebbe se altri futuri marciapiedi venissero rivestiti con marmo di Carrara.
Su Viale Togliatti, una delle vie più importanti della città, il marciapiede del lato mare è asfaltato e franato in gran parte “stile groviera” . Se restiamo nella stessa via, si nota all’interno del parco della Resistenza la ben nota ex “cozzeria”, ormai fatiscente ed abbandonata, una bruttura che deturpa il parco pubblico marcendo nella più totale indifferenza.
Troppo ci sarebbe da riportare, non vorrei ritornare sugli argomenti a breve tempo in quanto credo che le cose non tendano a migliorare. Concludo riferendo sulle varie incomprensioni subite dagli abitanti dl numero civico 25 di via Cavalieri di Malta, gli stessi si sentono derisi dagli accaduti dal gennaio 07 ad oggi. Su tale via vi e stato uno sperpero di denaro pubblico con dei lavori non richiesti e contrari alla petizione ed ai relativi progetti degli uffici competenti. Il dossier su quanto non fatto o mal fatto su tale Via è da due mesi nelle mani del suo segretario, ed al riguardo attendo fiducioso un appuntamento con Lei. A meno che non sia più facile avere un colloquio con il Santo Padre che con il sindaco di Civitavecchia.
Personalmente la invito ad uscire più spesso dal suo ufficio a fare un giro per la città, magari dopo cena sul lungomare tra il Pirgo e la Lega Navale, mentre di giorno vedrebbe lo scandaloso stato delle nostre vie che sembrano invase da scavi etruschi, per non fare paragoni con Beirut. Non santifichi con la mancanza della sua presenza i suoi predecessori. Non prometta cose che puntualmente non si verificano: ricordo bene ciò che era riportato nel programma elettorale, comprese le discoteche e la multisala cinematografica, la copertura della trincea ferroviaria che sembra un’eterna incompiuta a partire da quello scandaloso pseudo-parcheggio circondato da blocchi di cemento che mantengono inalterata la strozzatura stradale che teoricamente si doveva eliminare.
Signor sindaco, non voglio proseguire con tante altre cose, mi auguro almeno che con i 60 milioni di euro avuti o promessi dall’Enel, oltre al cartellone dei festeggiamenti estivi, si possa venire incontro ai cittadini eliminando almeno l’addizionale comunale sulla bolletta elettrica facendoci risparmiare un po’ di soldi.
Nella speranza che quanto riportato abbia uno sviluppo positivo e che fra un anno non ci lasci con una città più vecchia del nome che porta, altrimenti in suo onore la chiameremo Civitastravecchia.
Luigi Maccari