I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, su decreto della Procura della Repubblica di Civitavecchia, due uomini ed una donna, italiani, D.B.M 34enne, D.S.S. 34enne e M.L. 33enne, ritenuti responsabili dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Luigi Solano, 31enne siciliano, commesso venerdì scorso a Santa Severa.
Domenica scorsa i Carabinieri, allertati sul 112 Pronto Intervento, da due cittadini rumeni dimoranti nei pressi dello scalo ferroviario di Santa Severa, sono immediatamente giunti sul luogo ed hanno rinvenuto il corpo senza vita dell’uomo, irriconoscibile, nascosto tra alte erbacce e sotto una pesante lastra metallica.
Effettuati i rilievi tecnico scientifici a cura di Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitavecchia, è stato “congelato” il luogo del delitto e sono stati raccolti significativi oggetti e tracce per la ricostruzione dell’evento.
L’attività di indagine immediatamente attivata si è rilevata particolarmente complessa ed ha visto impegnati i militari senza soluzione di continuità per oltre 72 ore.
Determinanti sono stati i numerosi riscontri effettuati dai Carabinieri nell’immediatezza dell’evento, attraverso l’acquisizione di testimonianze da parte di persone in grado di riferire circostanza utili che hanno consentito, anche con la collaborazione della Sottosezione della Polizia Ferroviaria di Civitavecchia, di identificare la vittima e di ricostruirne gli ultimi momenti in vita della vittima.
Proprio in base agli elementi raccolti, gli investigatori hanno indirizzato gli sforzi alla ricerca di alcuni soggetti, notati dai testimoni in compagnia della vittima, solita frequentare la zona della stazione ferroviaria di Roma Termini.
Estese le ricerche, grazie alla proficua collaborazione instaurata con personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio, nella serata di martedì i tre sospettati sono stati sottoposti a controllo e trattenuti presso la stazione ferroviaria di Roma Termini.
Di fondamentale importanza si sono rilevate le immagini di una lite ripresa dal sistema di video sorveglianza installato presso la stazione ferroviaria di Roma Termini del 4 giugno, che ha visto coinvolti Solano e due degli indagati, con l’intervento di Carabinieri del Nucleo Scalo Termini.
Atteso l’esito delle ricognizioni fotografiche dei tre, riconosciuti dai testimoni come presenti in Santa Severa Nord, presso la vittima in data 6 giugno, sono state dagli stessi acquisite informazioni, dimostratesi poi contraddittorie.
Le indagini, condotte dai Carabinieri di Civitavecchia, anche attraverso l’utilizzo di attività tecniche, hanno consentito di giungere alla ammissione di colpevolezza da parte di uno dei tre, che ha ampiamente descritto e chiarito le modalità dell’evento, in piena rispondenza con gli accertamenti scientifici effettuati sul luogo del delitto.
Al termine di tutta l’attività è stato possibile ricostruire non soltanto l’evento delittuoso, ma altresì che lo stesso era scaturito dalla gelosia provata dal D.B.M. per le avances di Solano nei confronti di D.S.S., la sua compagna. Gli indagati, come disposto con decreto di fermo del sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Civitavecchia Valentina Zavatto, che ha coordinato e diretto le indagini in prima persona, sono stati, al termine delle formalità di rito, associati alla Casa Circondariale di Civitavecchia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.