“Ormai abbiamo bypassato le banche, se avessero voluto darci risposte concrete lo avrebbero già fatto. Stiamo pensando ad altre azioni da intraprendere”. E’ quanto annunciato questa mattina dai lavoratori che da giovedì scorso stanno occupando il cantiere della Privilege Yard. Dopo la notizia di ieri sulla richiesta di un lasso di tempo avanzata dalle banche che dovrebbero finanziare la prosecuzione dei lavori, gli operai non intendono più dare fiducia agli istituti bancari e già pensano a nuove idee da mettere in pratica. VIDEO
“Non ci crediamo più – dice uno degli occupanti – perchè sono sei mesi che ci rimandano di giorno in giorno, di settimana in settimana. Noi crediamo che se le banche avessero voluto erogare questo ormai famoso finanziamento, avrebbero già dato il loro assenso. A questo punto, stiamo vedendo di andare oltre. Alle banche non ci pensiamo più, pensiamo ad usufruire degli ammortizzatori sociali o dei fondi di garanzia, perchè ormai la situazione è compromessa e non ci dà più speranze”.
“Stiamo parlando tra noi – sostiene un altro operaio – per cercare di capire cosa sia meglio fare. Certo, sarebbe meglio se qualche politico venisse qua, mettesse la faccia e parlasse a noi operai. Ormai aspettare è diventato impossibile, siamo all’esasperazione”.
“Oltre a una soluzione immediata per avere qualche soldo – afferma un altro occupante – la cosa immediatamente successiva è una ricollocazione all’interno del porto, in quanto noi siamo operatori portuali e ne abbiamo diritto”.