Si sono avvalse della facoltà di non rispondere quattro delle sei persone condotte al carcere di Borgata Aurelia nell’ambito dell’operazione “Fenice” con cui la Polizia ha sgominato un giro di droga in città e in parte del litorale. I due arrestati che invece hanno risposto al Gip hanno spiegato la loro posizione nella vicenda. Soddisfatto il legale di uno dei due uomini, l’avvocato Lorenzo Mereu. Il Gip Chiara Gallo, che ha effettuato gli interrogatori di garanzia, si è riservata sulla decisione e valuterà la posizione degli indagati entro i prossimi 5 giorni. Intanto, tra lunedì e martedì saranno sentiti i presunti spacciatori condotti agli arresti domiciliari e quelli sottoposti all’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria. Ad assistere uno degli arrestati e un sottoposto all’obbligo di firma è l’avvocato Daniele Barbieri. VIDEO
“Questa mattina il mio assistito – spiega il legale – si è avvalso della facoltà di non rispondere. Non abbiamo avuto modo di acquisire la copia integrale di tutti gli atti, quindi in questa prima fase abbiamo inteso non rilasciare alcun tipo di dichiarazione. Adesso abbiamo dieci giorni di tempo dall’applicazione della misura in carcere per inoltrare un’istanza al Tribunale del Riesame. Sicuramente è una richiesta che, per quanto riguarda il mio assistito, presenterò per far valutare la posizione cautelare dall’Organo superiore. Assisto un altro soggetto – prosegue Barbieri – che è stato colpito dall’ordine di presentazione alla Polizia Giudiziaria ma anche in questo caso credo che la linea difensiva sia la stessa: quella di avvalersi, in questa fase, della facoltà di non rispondere. Gli inquirenti, ricordiamo, contestano cessione di sostanze stupefacenti a terzi in città e in parte del litorale. Ritengo che, per il mio assistito, non ci siano i presupposti per una misura cautelare così gravosa come quella della detenzione in carcere, per questo – conclude l’avvocato – intendo rimettere gli atti al Tribunale della Libertà per far valutare la posizione del mio assistito”.