Il nodo è sempre lo stesso, quello delle quote rosa, ovvero della presenza femminile all’interno del nuovo governo cittadino. Ma quel nodo, sul quale i partiti della maggioranza che sostiene il neo sindaco Ernesto Tedesco hanno ingaggiato da dieci giorni un infinito braccio di ferro, sembra stia sul punto di sciogliersi. A quanto pare, nelle ultime ore è stato direttamente il primo cittadino a prendere in mano la situazione.
Stanco di essere ostaggio dei desiderata di questa o quella forza politica, Tedesco ha richiamato partiti e liste che lo sostengono ad un atteggiamento più costruttivo e meno egoista, richiamando peraltro le disposizioni legislative. Disposizioni legislative che conferiscono proprio al sindaco il potere di scegliere i nomi dei componenti della giunta con la quale dovrà governare la città. Quindi, stando ai rumors che arrivano dall’esterno di Palazzo del Pincio, il sindaco avrebbe lanciato un ultimatum a partiti e liste: o entro stasera mi date le indicazioni precise su chi saranno gli assessori, oppure entro domani deciderò da solo. L’ultimatum sindacale è stato recepito in toto dalla maggioranza, ma, come si diceva in premessa, per sciogliere completamente il nodo bisogna stabilire chi dovrà indicare le tre donne che, assieme a quattro uomini, andranno a comporre la nuova giunta. Al momento, due le strade che appaiono percorribili: o quella che era stata già tracciata la scorsa settimana e poi improvvisamente abbandonata dalla Lega in un sussulto di orgoglio, ovvero che sia il carroccio locale ad esprimere due assessore, oppure che ne esprima una, la quale andrebbe a far compagnia alle rappresentanti del gentil sesso espresse da Fratelli d’Italia e dalla Lista Tedesco. Nomi, per decenza, correttezza e rispetto nei confronti delle persone interessate, preferiamo non farne. Lasciamo ad altri questo esercizio che magari può star bene nel calcio mercato, ma non nella politica.