Ogni tanto una gioia, in un contesto, quello civitavecchiese che da qualche anno a questa parte regala soprattutto preoccupazioni e delusioni. Nei giorni scorsi tutta la stampa nazionale ha parlato della classifica dei migliori ospedali italiani redatta da Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. Un’indagine condotta esaminando diversi parametri, riferiti all’attività svolta in ben 1363 ospedali pubblici e privati nel corso del 2023 oltre a quella riguardante il periodo 2015-2023.
Diverse le patologie curate prese in esame: dalla cura dei tumori a quella delle malattie cardiovascolari compresa l’installazione di bypass coronarici, per passare all’area perinatale, alla chirurgia generale e alla frattura del femore. Ebbene, proprio in questo specifico contesto, l’ospedale San Paolo di Civitavecchia figura tra le eccellenze nazionali, facendo parte delle quattordici strutture che hanno raggiunto o superato lo scorso anno la percentuale del 75% di interventi effettuati entro le 48 ore. Un risultato consolidato, quello raggiunto dal reparto di ortopedia del San Paolo, visto che analoga percentuale in ordine alla tempistica degli interventi era stata ottenuta anche nel triennio compreso tra il 2020 e il 2022, anni peraltro caratterizzati dalla tragedia del Covid, con tutto ciò che ha rappresentato anche nell’organizzazione e nel funzionamento delle strutture sanitarie. Diciamo la verità, vedere il San Paolo assieme a strutture sanitarie di eccellenza conosciute in tutta Italia e anche nel mondo, ci ha riempiti di orgoglio. Ci sembra quindi giusto e doveroso sottolineare il lavoro condotto dall’azienda sanitaria locale Roma 4, dalla direzione sanitaria del San Paolo, ma anche e soprattutto dall’equipe del reparto di ortopedia dell’ospedale, guidata dal primario, dottor Carmelo D’Arrigo e della quale fanno parte i medici Giuseppe La Cava, Raffaella Alonzo, Mattia Fabbri, Andrea Gattelli, Alessandro Carcangiu e Stefania De Sanctis.