Niente declassamento per il Comune di Civitavecchia. La conferma arriva direttamente da Palazzo del Pincio, che cita il rapporto periodico redatto dall’agenzia di rating internazionale Moody’s. Per Civitavecchia gli analisti della società newyorkese hanno confermato il rating Baa3 e per l’amministrazione comunale, che giudica il risultato come una promozione a pieni voti dell’assessore al bilancio Giorgio Venanzi, si tratta di un dato di notevole significato, specie in un momento di declassamento generale dei comuni italiani.
“Basti pensare – si legge nella nota del Pincio – che recentemente la Regione Lazio è scesa di due gradini, da Baa3 a Ba2”. Della valutazione del comune di Civitavecchia si sono occupati due analisti di Milano e uno di Londra che, sempre stando a quanto spiegato da Palazzo del Pincio, “hanno riconosciuto la capacità dell’attuale amministrazione di adottare politiche efficaci e assumere un approccio prudenziale sia verso gli investimenti, sia nella gestione dell’indebitamento”. Ma se da una parte Moody’s “promuove” le politiche attuate dall’amministrazione Tidei, nel suo rapporto spiega anche che “la capacità istituzionale per quanto concerne la governance delle Partecipate è ancora debole. Una delle principali sfide del Comune di Civitavecchia è infatti quella di evitare che la gestione di HCS, in fase di liquidazione, possa influire negativamente sul bilancio”. “Punto di forza che ha portato alla riconferma del rating – si legge ancora nella nota di Palazzo del Pincio – è stato il controllo dei costi, dove si è assistito ad una diminuzione”. “Un’altra area dove si potranno attuare risparmi – avverte comunque Moody’s – è la gestione delle Partecipate, anche se in questo campo l’attuale amministrazione ha già prodotto importanti risultati, portando le perdite d’esercizio di Hcs da 12 milioni nel 2011, a un milione e mezzo nel 2012”. Grande soddisfazione nelle parole dell’assessore Venanzi, che spiega come la contrazione dei costi “è stata resa possibile grazie alla riduzione delle spese per il personale, delle bollette e dei costi di noleggio. Anche l’indebitamento – continua Venanzi – è stato ridotto del 5 per cento, raggiungendo gli obiettivi del Patto di stabilità”. “Le politiche di razionalizzazione della gestione hanno dato i loro frutti – aggiunge il sindaco Tidei – Siamo riusciti a non aumentare l’Irpef e dunque la tassazione è rimasta invariata, ad attuare una attenta politica di recupero crediti e della morosità derivante dall’erogazione di servizi locali e le casse comunali hanno risposto sempre positivamente alle esigenze finanziarie, anche grazie all’apporto dell’Enel. Purtroppo non possiamo ancora cantare vittoria – avverte il sindaco – e la stessa Moody’s ci segnala i rischi insiti in un’economia cittadina debole e troppo angusta, l’elevato livello di indebitamento, anche se in diminuzione, puntando i riflettori sulla ristrutturazione di HCS che, qualora non andasse a buon fine, potrebbe influire negativamente sul Comune stesso”. Insomma Civitavecchia, al contrario di molti altri comuni italiani, mantiene inalterato il rating ma resta sotto osservazione: “Ogni punto di debolezza è potenzialmente un fattore che potrebbe causare un declassamento del rating – conclude il rapporto di Moody’s – mentre un possibile innalzamento è da considerarsi improbabile, tenuto conto della situazione economica del Comune e dello Stato italiano”.