Nelle città civili gli ospedali hanno a disposizione grandi parcheggi da mettere a disposizione dell’utenza, magari in parte a pagamento per rimpinguare le esangui casse delle aziende sanitarie. A Civitavecchia, no.
Chi deve recarsi al San Paolo è spesso costretto a parcheggiare all’inizio di viale Europa o deve spostarsi lungo viale Berlinguer. Eppure, proprio davanti all’ospedale c’è una vasta area, inutilizzata da anni, che potrebbe servire al caso e nella quale potrebbe essere realizzato un grande parcheggio da mettere a disposizione degli utenti. Ma quell’area, della quale un paio di anni fa si parlava come possibile sede dell’hospice oncologico, è stata invece inserita tra quelle della variante alla variante 29 del piano regolatore generale, comprendente anche i piani integrati, nelle quali potranno essere realizzate cubature anche di un certo rilievo, ovvero fabbricati e anche strutture commerciali. Nello specifico, secondo la variante, davanti all’ospedale San Paolo si dovrebbero realizzare palazzi per complessivi 55.000 metri cubi, per i quali è prevista un’altezza massima di 24 metri. Una parte della cubatura potrebbe poi essere destinata al commerciale. Non bisogna fare uno sforzo cerebrale eccessivo per immaginare cosa potrà diventare quella zona nel momento in cui, proprio davanti all’ospedale, sorgeranno palazzi e magari un supermercato. Gli utenti dell’ospedale, già adesso in difficoltà, avranno ancora uno spazio dove parcheggiare? Come sarà la circolazione nella zona? Ma le aree attigue ai nosocomi e alle case di cura non devono essere particolarmente silenziose per non arrecare disturbo ai malati? Insomma, la scelta di costruire in quella zona non appare francamente felice e un ripensamento sarebbe quanto mai opportuno.