“Capiamo le difficoltà della società, ma anche i nostri problemi non possono essere ignorati”. E’ questo il sunto dell’intervento di Fabrizio Rinaldi, uno dei “senatori” dell’Snc, sulla situazione dei rimborsi spese non ancora corrisposti ai giocatori rossocelesti. Nei giorni scorsi il vicepresidente Simone Feoli si era espresso accusando la squadra di mancato attaccamento ai colori, mentre il numero 5 ha respinto le frasi del dirigente.
La situazione attuale della società rossoceleste è decisamente intricata e difficile da risolvere nel giro di poco. La società chiede al Comune che paghi il dovuto, il Comune che dice che non deve pagare a causa della scadenza delle convenzioni precedenti, i giocatori che chiedono il pagamento dei rimborsi, il coinvolgimento dell’avvocatura nella questione. Tutti questi fattori fanno capire che dovrà passare un bel pezzo prima che si riprendi a parlare di pallanuoto giocata. Il gruppo rossoceleste è sconfortato, deluso, ma non arrabbiato per quel che sta succedendo. “La situazione è poco carina – spiega Fabrizio Rinaldi, uno dei leader della formazione – siamo parte lesa in quel che sta accadendo. Non siamo usciti allo scoperto per caso, l’abbiamo fatto solo quando è stata la società a far presente il problema”. Si è parlato molto della mancanza dei protagonisti del campionato di A2 all’Snc Day di domenica scorsa all’Aquafelix e Rinaldi respinge le accuse di poco attaccamento ai colori. “Non abbiamo ritenuto opportuno partecipare ad una giornata di festa, in questo momento dove ci sono problemi che hanno la priorità. Crediamo di non aver mancato di rispetto al tecnico Marco Pagliarini, che si trova nella nostra stessa situazione”. I giocatori hanno anche respinto le accuse del vicepresidente Simone Feoli, che ha tacciato i giocatori di essere poco attaccati ai colori ed ai valori dell’Snc. “Siamo sempre stati rispettosi di tutti – dichiara l’ex Torino – il problema “rimborsi” va ormai avanti da febbraio, mese da cui non percepiamo emolumenti. Nonostante tutto siamo rimasti zitti in questi mesi, in cui abbiamo fatto il massimo per la squadra e la società, regalando ai nostri tifosi un campionato eccezionale, fanno di imbattibilità e di primo posto, con l’unica delusione rappresentata dall’ultima partita contro il Vis Nova. Respingiamo le accuse di chi dice che non siamo andati in serie A1 a causa di questa vicenda”. Rinaldi dice la sua anche sul fatto che la società lamenti la mancanza di denaro a causa della “querelle” con il Comune. “Capiamo i problemi della dirigenza – dichiara il centrovasca rossoceleste – ma loro devono capire anche i nostri. E’ finito il tempo delle promesse. Spero che ci sia un piano B per risolvere la cosa perché il tutto sta diventando grave”. Rinaldi è piccato, deluso, ma respinge con fermezza quando gli si dice che i giocatori e la società sono ai ferri corti. “Speriamo nel buonsenso e vogliamo essere capiti – si espone Rinaldi – ringrazio la dirigenza per tutto quello che sta facendo per far continuare lo sviluppo della pallanuoto a Civitavecchia. Ormai sono dodici anni consecutivi che faccio parte di questa squadra e per la prima volta mi trovo a parlare di questi argomenti. Ci sono i margini per ristabilire la normalità – conclude l’autore di 35 gol in questa stagione – speriamo avvenga il più presto possibile”.