La palude di Torre Flavia è al centro del convegno che si svolgerà giovedì 25 giugno presso l'aula consiliare del Comune di Ladispoli. Durante la manifestazione, organizzata dalla Provincia in collaborazione con le amministrazioni comunali di Ladispoli e Cerveteri, si parlerà delle strategie finalizzate alla conservazione di questa area di grande interesse naturalistico, individuata dalla Comunità europea come zona di protezione speciale per gli uccelli migratori.
"La palude di Torre Flavia – ha detto il sindaco Crescenzo Paliotta – rappresenta l'ultimo lembo dell'antica maremma laziale e la sua conservazione è di fondamentale importanza per l'avifauna migratoria. Questo monumento naturale, che si estende lungo la costa, è separato dal mare solo da un esiguo accumulo sabbioso, e in certi tratti è raggiunto dal mare, che mette a nudo parte dell'antico substrato della palude. Sulla riva mare, ancora oggi, è possibile ammirare, durante le stagioni di passo, uccelli migratori di ripa come la beccaccia di mare. Nelle acque salmastre, invece, oltre al bellissimo cavaliere d'Italia, si può avvistare il corriere piccolo e il piro piro. Pochi anni fa quattro candidi e bellissimi cigni, insieme ad un fenicottero rosa, avevano trovato nella macchia umida di Torre Flavia il luogo ideale dove ristorarsi dal loro lungo viaggio. Ma questo era stato un gradito ritorno visto che precedentemente altri cigni aveva scelto la palude come habitat per attendere la fine della stagione invernale".
L'incontro che si svolgerà nell'aula Fasto Ceraolo con inizio alle ore 10 sarà anche un momento di confronto con la cittadinanza. "Insieme alle economie locali – ha concluso Paliotta – cercheremo di individuare le forme di gestione più condivise e efficaci per raggiungere gli obiettivi di conservazione di questa area naturale di grandissimo interesse".