Zitti, forse ci siamo. Dopo il nostro articolo del 3 maggio scorso, qualcosa finalmente sembra muoversi in funzione della tanto auspicata apertura del parco Yuri Spigarelli di San Gordiano, i cui lavori sono stati praticamente ultimati nel novembre scorso, ma che resta ancora chiuso. Quattro giorni dopo la pubblicazione di quell’articolo, Palazzo del Pincio inviò una nota alle redazioni nella quale informava che la Giunta aveva approvato lo schema di convenzione, comprensivo degli oneri per l’eventuale aggiudicatario.
“Il provvedimento – proseguiva la nota – rappresenta un ulteriore passo verso la riapertura dell’area, in attesa che avvenga la riconsegna da parte dell’Enel, che la sta ristrutturando nell’ambito di un accordo risalente alla passata consiliatura”. Sempre nel comunicato diffuso dal Comune, l’assessore e vice sindaco Magliani sosteneva che era errato pensare che il parco era completato ma ancora chiuso perché l’Amministrazione non volesse aprirlo. Spiegava, quindi, che i lavori non erano finiti, in particolare non era terminata l’operazione di ristrutturazione di alcuni stabili, in primis il silos, e che mancava inoltre il collaudo al gazebo e al percorso per ipovedenti. “Il Comune – concludeva l’assessore Magliani – non sta comunque con le mani in mano, segue costantemente l’evolversi dei lavori e sta sollecitandone la conclusione in maniera tale da non consegnare ai residenti di San Gordiano un’opera incompiuta”. Trascorsi altri dieci giorni, all’interno dell’area verde dello Spigarelli si è cominciata a rivedere la presenza di alcuni operai. Nessuno spiega il perché di questo stop durato quasi cinque mesi, ma a quanto pare la sistemazione del silos e il collaudo del gazebo erano in attesa dell’autorizzazione paesaggistica. E indovinate chi doveva rilasciarla? Non certo la Soprintendenza, ma proprio gli uffici comunali che, magari per colpa del Covid, hanno impiegato diverse settimane a fornire il foglio di carta necessario. Peraltro, viene da chiedersi se il parco, che si estende su una superficie di circa tre ettari, non potesse comunque essere aperto ugualmente, magari circoscrivendo per sicurezza le due piccolissime aree del silos e del gazebo, che complessivamente non supereranno i 50 metri quadrati. Comunque, come scriveva un semisconosciuto scrittore inglese del XVI secolo di nome Guglielmo, tutto è bene quello che finisce bene, e se non spunteranno fuori altri non auspicabili imprevisti, il parco Spigarelli potrebbe finalmente aprire i battenti. Magari già entro la fine del mese. Sempre che lo si voglia, naturalmente.