Un grande cartello dell’Amministrazione comunale, vicino all’ingresso del Parco della Resistenza in via Togliatti annuncia che si possono portare a fare i bisogni ai cani in una parte dell’area attrezzata. Una svolta per i proprietari dei cani e frequentatori del Parco? Mentre si intrecciano i commenti, qualcuno scopre che il cartello risale all’amministrazione Tidei, ed è tornato alla luce dopo la potatura della siepe che lo nascondeva. C’era una volta, all’interno del Parco della Resistenza, l’area destinata ai cani: il Park dog, o per meglio dire, il Dog Park. Uno spazio autogestito da un gruppo di proprietari di cani che ne curava anche il verde. Una gestione non facile, per la presenza, come nel resto della città, di pochi maleducati che non rispettavano le leggi interne all’area per i cani. Su questi pochi casi, per altro combattuti dagli altri frequentatori, si scatenò la guerra di alcuni condomini che abitano al là dello spazio. E’ storia nota la chiusura decretata senza appello dal presidente di circoscrizione Boschini e dagli esponenti del suo partito. Ora, un cartello, fa tornare l’attenzione sulla stessa area. A caratteri cubitali, l’Amministrazione comunale invita i proprietari dei cani a frequentare l’area attrezzata che confina con via Montanucci. Dopo il degrado e la desertificazione, seguiti alla chiusura del Dog Park c’è dunque un ripensamento? Su questo si è aperto un dibattito fra frequentatori del Parco e proprietari di cani. Nella sostanza c’è chi spera, e crede, che il cartello intenda annunciare una prossima riapertura del Dog Park, altrimenti non si capirebbe l’uso dell’aggettivo “attrezzata” per un’area che è ridotta ad una discarica. Alcuni pensano che la presa d’atto dell’importanza di avere uno spazio per i cani da parte dell’Amministrazione comunale derivi dal moltiplicarsi sui marciapiedi degli escrementi degli amici a quattro zampe, guarda caso, coincisa con la chiusura del Dog Park. Ma c’è pure chi realisticamente pensa ad una trovata, perché oltre al fatto che l’area non è attrezzata, l’indicazione di portare i cani nello spazio indicato non è, come vuole far sembrare il cartello, una concessione e neppure un premio, perché i cani, certo al guinzaglio e con museruola, possono essere portati ovunque, quindi anche all’interno del Parco della Resistenza, purché siano tenuti lontano dai giochi dei bambini. Ma un esame più attento del cartello spiega tutto: nessun ripensamento di Boschini e soci, il cartello risale all’amministrazione di centro sinistra ed è tornato a farsi leggere perché, in questi giorni, è stata potata la siepe che lo ricopriva.
Park dog riaperto? Un´illusione ottica
