Venerdì scorso la biblioteca comunale di Civitavecchia ha ospitato Paola Concia. L’incontro è avvenuto in occasione dell’uscita del suo ultimo volume “La vera storia dei miei capelli bianchi” edito da Mondadori. Paola Concia è stata intervistata due volte: la prima dal delegato alla biblioteca, Mario Michele Pascale. L’autrice è stata chiamata a mettersi in gioco personalmente, parlando della difficoltà di “dire tutta la verità”, riguardo alla propria omosessualità, sia ai propri genitori che al resto del mondo.
Con questo Pascale ha sollecitato la Concia sulla possibilità della rivendicazione e rilancio dei diritti vista la presenza, in Italia, da un lato di una forte chiesa cattolica e, dall’altro di una classe politica estremamente pavida e sempre arretrata rispetto alle modificazioni sociali che avvengono nel “paese reale”. Si è parlato di Nichi Vendola, Ignazio Marino, Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Massimo D’Alema ed ella loro relazione, per alcuni felice, per altri molto meno, con l’avanzamento dei diritti individuali e collettivi. La seconda intervista è stata fatta dal pubblico. La Concia è stata più volte sollecitata ed interrogata dai presenti. Ne è nata una discussione libera, ma estremamente profonda, che ha chiuso la giornata all’insegna dell’informalità. Come ha ricordato il delegato alla biblioteca, Mario Michele Pascale “persone come Paola Concia, ovunque siano collocate partiticamente, devono essere per noi un esempio. Non si fanno accompagnare da una scorta, non hanno l’auto blu, rispondono personalmente al telefono e su facebook, scaricano da soli la propria posta elettronica; hanno un rapporto paritario, personale ed individuale con chiunque li avvicini.” “Persone come Paola – ha proseguito Pascale – che si mettono in gioco sempre, non solo in campagna elettorale, e si impegnano quotidianamente in ogni stagione politica in difesa dei nostri diritti, rappresentano il migliore antidoto contro il qualunquismo e l’antipolitica. Spero che la presenza di Paola Concia – ha concluso il delegato – sia di buon auspicio. Lunedì infatti è all’ordine del giorno, nella seduta del consiglio comunale, una mozione per l’istituzione del registro delle coppie di fatto. Il mio augurio è che su questo punto si raggiunga la massima convergenza possibile perché questa iniziativa è un atto di civiltà. Sarebbe bellissimo se la nostra città venisse ricordata non per l’inquinamento energetico e portuale, ma perché patria e pioniera dei diritti”.