Alessandra Riccetti non deve dimettersi. L’appello arriva dal dirigente nazionale del Psi, Mario Michele Pascale, che ricorda come i consiglieri comunali vengano votati per nome e cognome e rispondono alla loro coscienza e ai cittadini e non ai partiti. Pascale giudica improprie le richieste di dimissioni avanzate dagli attivisti del movimento cinque stelle che, a suo giudizio, non hanno chiare le idee su cosa sia un consiglio comunale e quali sono le prerogative del Presidente.
L’esponente del Psi ricorda che il presidente del consiglio comunale non rappresenta un partito, li rappresenta tutti. “Non è – aggiunge – un boss mafioso messo lì a guardia di un territorio che, se “sgarra” o “manca di rispetto” va eliminato. L’unica legittima sfiducia può venire dallo stesso consiglio, a seguito di un voto su mozione e di certo non da un gruppo di sedicenti “attivisti”.
“Vengo a conoscenza di un clima infuocato, fatto di allusioni e gesti, anche pesanti, e di pressioni indebite nei confronti della Presidente Riccetti – conclude Pascale – e la invito a rimanere salda e a portare avanti la sua battaglia per la democrazia. E’ evidente che la libertà di espressione e l’autonomia della coscienza siano sotto attacco. Difendere la Presidente Riccetti vuol dire difendere noi tutti dalla “nuova politica” che, ogni giorno di più, si disvela come dittatura. Noi, come socialisti, resisteremo, rilanciando le battaglie per la giustizia sociale, i diritti e la qualità della vita dei cittadini. Che l’attuale amministrazione comunale calpesta ogni giorno”.