Si intitola “Basta” il nuovo sonetto di Pasquino. L’anonimo poeta dialettale parla di Torre Valdaliga Nord, dopo l’intervento del direttore generale di Enel Italia Carlo Tamburi che ha spiegato che il futuro della centrale è a turbogas, e si chiede se non sia il caso di dire basta per guardare al futuro con più ottimismo.
Basta
Ogni vent’anni arriva la proposta
De cambià carburante a le centrali
Dar petrolio a li gasse naturali
Passano per carbone. Che je costa?
Ce sta chi pensa a ‘na città disposta,
Parlanno de interessi generali,
A nun vedé l’effetti micidiali
E a dà ogni vorta er proprio nullaosta.
Ma nun sarà er momento de dì basta,
De pensà ar mare ar clima ar termalismo
Ar porto, a la natura ch’è rimasta,
E ar futuro guardà coll’ottimismo?
Nun semo na città da venne all’asta
E nun po’ vince sempre er servilismo.
Pasquino dell’OC
One Comment
giovanni
Ciao Pasqui’ quello di cui ti lamenti è il risultato dei “politici”, tra virgolette perchè di politico hanno poco, che Civitavecchia ha scelto negli ultimi trenta anni.
L’unica possibilità che ci resta è la scelta oculata dei politici che sceglieremo alle prossime elezioni cittadine e nazionali e non è detto che ci andrà bene