Appuntamento settimanale con il sonetto di Pasquino. Dopo la parentesi amara della scorsa settimana sul peggioramento dei rapporti umani nella società contemporanea, questo sabato l’anonimo poeta dialettale torna ai temi a lui più cari, ovvero quelli della politica. E quale occasione migliore della formazione del nuovo governo, con le naturali contraddizioni dei partiti? Indicativo, al riguardo, il titolo del sonetto, che è “Noi manco morti”.
Noi manco morti
Noi manco morti famo l’alleanze
Dicevano co’ tanta convinzione
Nun volemo l’inciuci e le portrone
Dar vecchio noi pijamo le distanze.
Fate ar passato tante condojanze,
Er monno novo ormai cià l’avversione
Nun vole più la contaminazzione
E solo noi potemo dà speranze.
Mo’ me devi capì si so’ interdetto
Quanno ho visto Di Maio co’ Sarvini,
Ma ndo semo finiti? me so’ detto.
Staveno lì, pareveno sposini,
Se scambiaveno quarche sorisetto
E sentivano d’esse assai vicini.
La Lega coi grillini?
E’ proprio vero quinni che er potere
Po fa’ cambia colore a le bandiere.
Pasquino dell’OC
1 Comments
Angelo MOlletti
Dopo aver visto Renzi con Berlusconi e Verdini di cosa ti meravigli? Dopo tutto, volente o nolente, è stata la scelta del 50% degli italiani!