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Appuntamento del sabato con il sonetto di Pasquino. Questa settimana l’anonimo poeta dialettale torna a occuparsi delle questioni legate all’inquinamento atmosferico non mancando, su un argomento particolarmente sentito dalla pubblica opinione, di mandare come al solito frecciate a chi attualmente detiene il potere cittadino. Il titolo del sonetto è “Li menestrelli”. Cliccare per leggerlo.
Li menestrelli
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Ve ricordate quanno cozzolino
Co d’antò lucernoni e pantanelli
Ce pijaveno tutti pe i fonnelli?
“Noi volemo un ambiente sopraffino
Chi c’inquina adè solo un assassino”,
Lo diceveno in coro i menestrelli
Nasconnenno ben bene li cortelli
Da ficcà ne la schena ar cittadino.
Ma ‘na vorta passata l’elezzione
Li fumi se so’ tutti profumati
Ar crematorio ce fai l’abbluzzione
Le navi danno effluvi raffinati
Le centrali ce curano er pormone.
Insomma ormai semo immacolati.
Bravi pentastellati
Io lo sapevo e ciavevo scommesso
Che co voi se cascava drentro ar cesso.
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Pasquino dell’OC
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