Puntuale, come ogni sabato, arriva l’appuntamento settimanale con Pasquino. L’anonimo sonettista civitavecchiese continua con i suoi versi a punzecchiare gli inquilini di Palazzo del Pincio. Questa volta nel mirino non tanto l’accordo Comune-Enel, quanto il livello di preparazione degli amministratori. Il sonetto si intitola infatti “L’incompetenza ar potere”. Cliccare per leggere.
L’incompetenza ar potere
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Quanno che manni a governà la gente
Che nun sapevi manco ch’esisteva
E che in città nessuno conosceva,
Bisogna che te metti er sarvaggente.
Perché nun solo nun risorve gnente
Ma chi prima la faccia nasconneva
Perché un po’ de ritegno cell’aveva
Cor potere se sente assai potente.
Ce stanno l’assessori e i delegati
Che nun li manneresti in giro soli:
E invece stanno tutti assai esartati
Senza capì che so’ sbajjati i ruoli:
Mejjo sarebbe fossero mannati
Ne le campagne a fa’ li campagnoli.
Pasquino dell’OC
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