Settimanale appuntamento con Pasquino. Ed è un Pasquino malinconico, quello che si propone questo sabato, che racconta di un sogno nel quale la sua amata Civitavecchia si è presentata nel suo splendore: piena di luce, pulita, profumata, non lo sgradevole odore delle polveri, ma con quello inebriante del mare. Il titolo del sonetto è, ovviamente, “Il sogno”. Cliccare per leggerlo.
Er sogno
Quanno che so’ sortito stamattina
Er cielo adera tutto illuminato
Er sole t’accecava arroventato
Se respirava n’aria cristallina.
Me ne so’ annato dritto a la marina:
Tutto pulito, tutto immacolato
Er mare lo sentivo profumato.
Me pareva ‘na vecchia cartolina.
E a quella pace me sò abbandonato.
Senza centrali, senza inquinamento
M’illudevo de vive ner passato.
Ma ‘na vorta finito quer momento
Quanno ne la reartà so’ ritornato
Dar core m’è venuto un gran lamento.
Pasquino dell’OC
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