Aumenta il pressing verso le istituzioni per cercare di migliorare la situazione dei lavoratori dell’appalto pulizie presso il Tribunale di Civitavecchia. Dopo l’allarme lanciato da Mdp con il consigliere comunale Patrizio Scilipoti, arriva una mozione urgente, firmata dallo stesso Scilipoti insieme ai colleghi di minoranza del Pd. L’obiettivo è impegnare sindaco e giunta ad attivarsi per risolvere la vertenza.
“Chiediamo – spiegano i consiglieri Marco Piendibene, Patrizio Scilipoti, Paola Rita Stella, Marco Di Gennaro e Mirko Mecozzi – di avviare tutte le iniziative interistituzionali affinché il Ministero di Grazia e Giustizia preveda, nella nuova gara di appalto relativa al Servizio di Pulizia del Tribunale e dei Locali del Giudice di Pace di Civitavecchia e nel Capitolato degli Oneri a carico dell’Appaltatore, continuità lavorativa per le lavoratrici e per i lavoratori ora in forza alla Impresa Miorelli anche nell’ipotesi di passaggio del servizio ad altra Impresa vincitrice della gara; di esperire ogni procedura atta alla rimodulazione degli orari di lavoro, per l’effettiva quantità necessaria alla pulizia delle previste superfici, nell’ottica di riallineare i compensi mensili dei lavoratori al fine di garantire almeno i necessari livelli economici di sopravvivenza attualmente disattesi e allo stesso tempo tutelare, con la massima cura, la salute e sicurezza dei lavoratori impiegati nell’appalto; di attuare ogni forma lecita di coercizione nei confronti di una delle Imprese del Consorzio Sgm Scala al fine di reprimere la prassi che ha comportato ripetuti ritardi nella erogazione le retribuzioni alle proprie lavoratrici e lavoratori; di monitorare la situazione relativa alle rimanenti quote di Tfr da erogare da parte della Ditta Helios e verificare se vi siano tuttora accantonate somme a garanzia per l’esatto adempimento dell’Appalto, ivi compresi quelle relative alla corresponsione di retribuzioni. Tfr, e quant’altro ancora dovuto ad alcune lavoratrici e lavoratori”.
Secondo Pd e Mdp bisogna intervenire in fretta, perché la situazione che si è venuta a creare è particolarmente delicata. “La travagliata ed annosa questione Sgm/Scala (ex appalto Helios), riguardante l’appalto per le pulizie degli stabili comunali – spiegano i consiglieri di Pd e Mdp – oltre ad evidenziare problematiche relative ai frequenti ritardi nell’erogazione degli stipendi da parte di una delle aziende consorziate, mostra ulteriori criticità per le lavoratrici ed i lavoratori, legate alla diversificazione della gestione delle competenze a causa della suddivisione dell’unitarietà del Servizio originario, ricadenti tra l’altro sotto la competenza di due diverse Stazioni appaltanti. A causa dello “spacchettamento” del servizio che comprendeva, oltre alla pulizia degli stabili comunali e il servizio di accoglienza, anche il Servizio di pulizia degli Uffici del Tribunale di Civitavecchia e del Giudice di Pace di Via dei Colli, al fine di assicurare continuità di impiego ad un determinato numero di lavoratrici e lavoratori, in accordo tra le parti sociali, una compagine di 15 lavoratori (ridottasi poi a 9/10 unità) è stata impiegata per l’esecuzione dei servizi scorporati da quelli originariamente resi dal Comune e dati successivamente in appalto, dal Ministero di Grazia e Giustizia, alla Impresa Miorelli. Attualmente le lavoratrici ed i lavoratori assorbiti dall’Impresa Miorelli, in alcuni casi limite, prestano la propria opera lavorativa per 2 ore giornaliere che corrispondono a circa € 280 mensili; tale importo, con ogni certezza, è indecentemente al di sotto del reddito minimo per la SOPRAVVIVENZA di qualsiasi famiglia monoreddito così come nel caso di molti lavoratori e lavoratrici oggetto della presente interrogazione; l’appalto relativo al Servizio di Pulizia degli Uffici giudiziari di Civitavecchia è vicino alla scadenza e dunque, pur in presenza di una probabile proroga di mesi 6 per consentire tutte le previste procedure da parte della Stazione Appaltante, è urgente una iniziativa che possa riverberarsi sul prossimo appalto. Ci troviamo di fronte ad un problema sociale che certamente il sindaco e la maggioranza non possono trascurare, nemmeno in considerazione della naturale attribuzione di responsabilità alla Stazione Appaltante (la Città metropolitana di Roma Capitale), responsabilità che non può considerarsi esaurita con lo “spacchettamento” dell’Appalto e, conseguentemente, della compagine dei lavoratori. Il permanere di una incombenza morale nonché una umana solidarietà nei confronti di questi lavoratori, nostri concittadini, deve ispirare l’Amministrazione Comunale al comportamento del “buon padre di famiglia” così come evocato in circostanze analoghe durante l’attuale consiliatura”.