Intervento polemico del gruppo consiliare del Pd e di Mirko Mecozzi sulla strategia adottata dall’amministrazione comunale per risolvere l’annoso problema della riqualificazione del mercato. Secondo Pietro Tidei, Marco Piendibene, Rita Stella, Marco Di Gennaro e il consigliere della Lista Tidei, il sindaco Antonio Cozzolino ha mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale di ascoltare tutti gli operatori e risolvere insieme i problemi, solo che gli ha proposto una serie di soluzioni contrarie e dannose per la categoria.
“Innanzitutto – spiegano i consiglieri comunali di Pd e Lista Tidei – non quella chiudere le edicole intorno all’ittico, bensì mantenere la sola tettoia a copertura . Si documenti Cozzolino, perché se questa è la soluzione magica nessun operatore potrà mai trasferirsi in detti luoghi, poiché le norme igieniche-sanitarie impongono che formaggi, carni, oppure prodotti scatolati in genere siano contenuti in ambienti chiusi. Inoltre già la precedente amministrazione aveva affrontato e risolto il problema dialogando con la Sovraintendenza con incontri coordinati e diretti dal sindaco Tidei e trovando la soluzione definitiva sulla chiusura dei box con tanto di progetto. Non solo, ma si erano perfezionati gli atti tecnici amministrativi per appaltare le opere, trovando 300.000 euro di risorse comunali proprio per venire incontro alle esigenze sia dei commerciati ortofrutticoli che alimentari. Ci spieghi Cozzolino che fine hanno fatto allora quei soldi? Visto che il Comune ne sta pagando le rate del mutuo a carico di tutta la collettività. Ma ci spieghi soprattutto come giustificherà alla Corte dei Conti il mancato utilizzo di un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti impegnato su di un’opera pubblica e non utilizzato! Ci spieghi Cozzolino, visto che ha fatto del risparmio economico la sua bandiera elettorale, perché quel finanziamento che produce passività economiche sulle già esigue casse comunali, non sia stato devoluto o impegnato per risolvere i tanti problemi che affliggono tutta la categoria degli ambulanti a sede fissa. Ancor più pregnante, della sola demagogia sbandierata in campagna elettorale, è la soluzione proposta dal sindaco pentastellato per risolvere i problemi degli operatori della palmetta: spostare tutti su piazza del Conservatorio ed avviare, così, i lavori di Piazza Regina Margherita. L’ignoranza dei problemi e delle procedure supportata da soli proclami producono dei danni irreparabili. Innanzitutto il sindaco non sa o finge di non sapere, visto che è anche ingegnere, che da uno studio di delocalizzazione, già effettuato dalla precedente Amministrazione Tidei, risulta che tutti gli ambulanti non troveranno spazio su piazza del Conservatorio, tanto a causa dell’attuale superficie media occupata che è di 70 – 80 mq ad ambulante e quanto dalla presenza di servitù carrabili di accesso. La piazza, in aggiunta, non sarebbe sufficiente a garantire vie di fuga e di accesso se non attraverso un progetto esecutivo organico, attualmente non nella disponibilità di Cozzolino e che richiederebbe tempo per la sua realizzazione ed approvazione. Inoltre piazza Regina Margherita è nelle condizioni del 2009 (giunta Moscherini), pertanto non è previsto alcuno stallo per i banchi ed è priva di servizi essenziali quali colonnine di elettrificazione o prese idriche . Non solo, ma il progetto che si vuole avviare è privo di qualsiasi copertura fissa sulla piazza, cosa che è stata sempre osteggiata dagli operatori, i quali si vedrebbero esposti a soluzioni estemporanee , non organiche, realizzate a proprie spese, come tende mobili, ombrelloni. In ultimo, consigliamo a Cozzolino di leggere tutti i verbali delle varie conferenze dei servizi e scoprirà che il progetto esecutivo è ancora mancante delle progettazioni tecniche ed impiantistiche richieste a suo tempo alla ditta, e colmare queste carenze esporrebbe sicuramente la collettività ad un ulteriore esborso di denaro da aggiungersi al finanziamento regionale. Infine il sindaco dimentica altri 80 ambulanti circa dislocati lungo le strade del mercato ed attualmente sulla trincea ferroviaria alle quali non ha dato alcuna risposta. In conclusione il sindaco, invece di sbandierare presunte concertazioni con gli operatori mercatali tra latro smentite in concreto dalle soluzioni prospettate a loro sfavorevoli, dovrebbe avere l’umiltà di approfondire tutte le problematiche poste dagli stessi commercianti, anziché prospettare frettolose soluzioni inattuabili e che appesantirebbero economicamente le già magre risorse comunali”.