“In un momento di crisi come questo, è necessario accorciare i tempi delle risposte e trovare soluzioni che garantiscano lo sviluppo economico-commerciale e l’interesse pubblico della città”. È quanto sostiene il Pd, che accusa l’amministrazione comunale di immobilismo sul commercio. In particolare la segreteria del Partito Democratico sottolinea come sul versante dehors sia tutto fermo.
“Sono passati altri mesi – si legge nella nota firmata da Jenny Crisostomi, referente del gruppo di lavoro sul Commercio, dal segretario Enrico Leopardo e da Dario Bertolo, Andrea Riga e Marina Pergolesi – e al di là di promesse infrante nulla è successo dopo l’approvazione ad aprile della mozione, presentata dalla Bagnano, che impegnava il sindaco e tutta la giunta a dare una soluzione in tempi certi e rapidi. Tutto invariato sulla questione dei dehors che interessa oltre a numerosi operatori commerciali anche cittadini e turisti costretti sotto ombrelloni improvvisati e tavoli occasionali. La problematica che ha certificato l’incapacità dell’ex assessore Pantanelli passata nelle mani della consigliera dissidente Bagnano sembra proprio rappresentare l’ennesimo episodio di perdita di tempo, ancora non è stato neanche affidato ad tecnico esterno il compito di progettare le strutture in base alle linee guida fornite dalla Soprintendenza. L’autunno è ormai iniziato e si potrebbe prospettare un’altra stagione “all’acqua, al freddo e al vento” nell’indifferenza di una maggioranza avvitata su se stessa, impegnata ormai da diverse settimane nel risolvere conflitti interni e a recuperare pezzi. In un momento di crisi come questo è necessario accorciare i tempi delle risposte e trovare soluzioni che garantiscano lo sviluppo economico-commerciale e l’interesse pubblico della città. Il tema infatti rappresenta non solo un’opportunità per la crescita dell’offerta turistica cittadina ma allo stesso tempo una qualificata risposta per il decoro urbano e per l’occupazione, soprattutto di quella giovanile considerando che per svolgere il servizio nelle relative strutture possono servire uno/due addetti”.