Tra le liste a sostegno di uno dei candidati del centro destra e per l’esattezza di Massimiliano Grasso, una si presentava con il nome “Insieme democratici per Grasso” e con un simbolo che riproduceva sostanzialmente gli elementi figurativi e cromatici del Partito Democratico, in particolare la riproduzione del “ramoscello di ulivo”, la dizione “Democratici” e lo sfondo rosso, tutti elementi tradizionalmente utilizzati dai partiti della sinistra italiana e dal PD in particolare. Insomma un camuffamento di elementi simbolici storicamente della sinistra, che, visti insieme, costituivano davvero un messaggio ambiguo, capace di creare disorientamento e confusione nell’elettorato. Scoperto il tentativo fraudolento, i delegati della lista collegata alla candidatura alla carica di Sindaco di Pietro Tidei, Clemente Longarini e Mirko Urbani, hanno presentato ricorso alla Commissione Elettorale Circondariale che ha rigettato il simbolo in quella forma e chiesto di eliminare da esso il ramoscello di Ulivo. Una lezione di chiarezza che in verità doveva essere affidata alla politica e al rispetto delle regole. La sana politica, quella che si misura sui contenuti, non ha bisogno delle furbizie e degli inganni”.
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